Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

MESSINA. FONDI PER LA MESSA IN SICUREZZA: LA CGIL CHIEDE AL SINDACO BUZZANCA DI DIFENDERE I DIRITTI DEI CONCITTADINI

Oceano, Cgil: “Non rassicurazioni ma fatti concreti. Chi esce di casa al mattino deve essere certo di poterci rientrare alla sera”
(U.S.Cgil ME) –24 mar ‘10 –“Non generiche rassicurazioni ma fatti concreti,
fondi cioè per mettere in sicurezza il territorio”. A chiederlo al sindaco di Messina è il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano, che interviene a proposito delle dichiarazioni fatte ieri in 4° Commissione all’ARS dai dirigenti regionale e provinciale della Protezione civile Lo Monaco e Manfrè. “Sono mesi che come Cgil chiediamo certezze sulle risorse necessarie alla messa in sicurezza dei territori colpiti dall’alluvione. Su questo tema abbiamo persino organizzato una grande manifestazione qui a Messina che, per l’importanza delle istanze, è stata sposata dal nostro segretario nazionale Epifani- osserva Oceano-. A distanza di mesi il governo nazionale non ha ancora messo a disposizione un solo euro e i soldi stanziati da quello regionale non bastano neppure per l’emergenza. Un problema che non si risolve certo con la creazione del Partito del Sud ma con la serietà dell’impegno amministrativo, pretendendo dal Governo nazionale risposte serie alle istanze serie del Mezzogiorno, che rompano con una gestione della politica clientelare e autoreferenziale che rischia di delegittimare la politica”.

E sulla serietà dell’impegno amministrativo Oceano evidenzia: “Un territorio si mette in sicurezza non con parole o vuoti annunci ma dicendo no a Piani regolatori di rapina, alle gestioni approssimative, alle deroghe ai vincoli. Invece di tranquillizzare tutti senza elementi concreti- prosegue Oceano-, il sindaco Buzzanca indossi la fascia tricolore e persegua gli interessi di questo territorio chiedendo al governo nazionale i soldi necessari alla messa in sicurezza non solo di Giampilieri, Molino e Altolia ma anche di Briga, di Mili, di S.Margherita, di Larderia e assicurare così ai cittadini di quelle zone che se al mattino escono, la sera faranno ritorno a casa perché vivi e perché il fango non ha devastato il loro mondo”.

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