Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

NAPOLITANO: UNA FIRMA ANALOGICA NELL'ERA DEL DIGITALE?

06/03/2010 – Il massimo della democrazia e dell’equità? Vedere Silvio Berlusconi con fagotto sotto l’ascella in fila, già dalle 3 di notte, in attesa del proprio turno per registrare la candidatura del Partito del Predellino alle prossime Regionali di marzo 2010. Giuliano Ferrara in fila per registrare la sua lista sull’aborto alle Politiche 2008 lo abbiamo visto tutti… Questa è giustizia. In fila come immigrati in attesa di consegnare la domanda di regolarizzazione.

In fila come nonno Salvatore, già alle 3 di notte pure d’inverno, dietro la serranda dell’ufficio postale, in attesa di ritirare la pensione di vecchiaia, magari per sentirsi dire verso mezzogiorno: “Torni domani, per oggi sono finiti i soldi”. Punto.

Questa è democrazia: vedere Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio come mio nonno Salvatore, bracciante agricolo che però, da qualche tempo, si è risolto a fare tutte le sue operazioni on line.

Si, nonno Salvatore da qualche tempo tiene il conto on line, compra il viagra senza muoversi di casa, paga le bollette del telefono e ne controlla il traffico. Tutto on line: nonno Salvatore, bracciante agricolo informatizzato.

Per presentare le liste alle Regionali del 2010 no, si fa ancora la fila, come alla fine della guerra, come fanno ancora gli immigrati, come facciamo noi per una visita specialistica, per una tac, per una risonanza magnetica.

Per poi dovere assistere alle pagliacciate cui stiamo assistendo per l’esclusione della lista di Formigoni a Milano o della Polverini nel Lazio.

No, così non ci piace! Votare o non votare per Formigoni, per Bersani o per Di Pietro preferiamo che sia espressione del libero arbitrio, oggi, nell’epoca di internet, della semplificazione burocratica, della trasparenza, dell’online, della libertà e non solo del Popolo della Libertà.

E invece no, per eleggere (o meno) coloro che dovrebbero operare per liberare questo Paese dal medioevo, dalla burocrazia, dall’obsoleto che rende l’Italia ancora analogica nell’epoca del digitale bisogna partire dalla fila, dalle firme e dai timbri. No! Ha fatto bene il presidente Napolitano a firmare, magari con firma digitale!

Commenti

  1. non sono d'accordo,mio nonno si chiamava Raffaele faceva il carabiniere e non credo comprasse il viagra on line anzi, per effetto del lavoro che faceva, si autodeniniva legaritaario e risperttoso delle regole
    Raffaele Ianniello

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