
06/03/2010 – Il massimo della democrazia e dell’equità? Vedere Silvio Berlusconi con fagotto sotto l’ascella in fila, già dalle 3 di notte, in attesa del proprio turno per registrare la candidatura del Partito del Predellino
alle prossime Regionali di marzo 2010. Giuliano Ferrara in fila per registrare la sua
lista sull’aborto alle Politiche 2008 lo abbiamo visto tutti… Questa è giustizia. In fila come immigrati in attesa di consegnare la domanda di regolarizzazione.
In fila come nonno Salvatore, già alle 3 di notte pure d’inverno, dietro la serranda dell’ufficio postale, in attesa di ritirare la pensione di vecchiaia, magari per sentirsi dire verso mezzogiorno: “Torni domani, per oggi sono finiti i soldi”. Punto.
Questa è democrazia: vedere Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio come mio nonno Salvatore, bracciante agricolo che però, da qualche tempo, si è risolto a fare tutte le sue operazioni
on line.
Si, nonno Salvatore da qualche tempo tiene il conto
on line, compra il viagra senza muoversi di casa, paga le bollette del telefono e ne controlla il traffico. Tutto
on line: nonno Salvatore, bracciante agricolo informatizzato.
Per presentare le liste alle
Regionali del 2010 no, si fa ancora la fila, come alla fine della guerra, come fanno ancora gli immigrati, come facciamo noi per una visita specialistica, per una tac, per una risonanza magnetica.
Per poi dovere assistere alle
pagliacciate cui stiamo assistendo per l’esclusione della lista di Formigoni a Milano o della Polverini nel Lazio.
No, così non ci piace! Votare o non votare per Formigoni, per Bersani o per Di Pietro preferiamo che sia espressione del libero arbitrio, oggi, nell’epoca di internet, della semplificazione burocratica, della trasparenza, dell’
online, della libertà e non solo del Popolo della Libertà.
E invece no, per eleggere (o meno) coloro che dovrebbero operare per liberare questo Paese dal medioevo, dalla burocrazia, dall’obsoleto che rende l’Italia ancora
analogica nell’epoca del
digitale bisogna partire dalla fila, dalle firme e dai timbri. No! Ha fatto bene il presidente Napolitano a firmare, magari con firma
digitale!
non sono d'accordo,mio nonno si chiamava Raffaele faceva il carabiniere e non credo comprasse il viagra on line anzi, per effetto del lavoro che faceva, si autodeniniva legaritaario e risperttoso delle regole
RispondiEliminaRaffaele Ianniello