Trasporto merci pericolose in Sicilia: garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre un punto di equilibrio

Trasporti merci pericolose: CNA Fita Sicilia, un tavolo per risolvere le criticità. Un tavolo tecnico per risolvere le criticità sollevate dalle aziende che si occupano del trasporto di merci pericolose in Sicilia. “Siamo consapevoli della necessità di garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre trovare un punto di equilibrio tra queste esigenze e la continuità operativa dei trasporti essenziali”. Palermo, 12 aprile 2025 – È questa la proposta avanzata dalla CNA Fita Sicilia che ha registrato la disponibilità del Presidente della IV Commissione, on. Carta, dell’assessore alla mobilità, On. Aricò, del Presidente del CAS, avv. Filippo Nasca (nella foto) , e del suo direttore, dott. Fazio. Una delegazione della CNA Fita Sicilia, composta da Saro Tumino, Giorgio Stracquadanio, Daniela Taranto e Francesco Lombardo, è stata ricevuta dalla IV Commissione Ambiente, dell’Assemblea Regionale Siciliana dalla Territorio e Mobilità. Durante l’audizione, la CNA Fita ha illustrato le gravi cr...

RECUPERO BENI ARCHEOLOGICI, I COMPLIMENTI DI ARMAO AI CARABINIERI

PALERMO, 23 apr 2010 (SICILIAE) - L'assessore regionale per i Beni culturali e per l'Identita' siciliana, Gaetano Armao, esprime il proprio apprezzamento ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia e del Comando Provinciale di Agrigento, che hanno sequestrato 930 reperti archeologici presso l'abitazione di un privato. Si tratta di uno dei piu' importanti recuperi effettuato in Sicilia nell'ultimo decennio.

"Continua l'opera di recupero di beni culturali trafugati da scavatori di frodo senza scrupoli - dice l'assessore Armao - e di questo dobbiamo ringraziare lo speciale nucleo di tutela del nostro patrimonio".

"Un plauso all'Arma dei Carabinieri - aggiunge l'assessore - ma anche la conferma dell'impegno dell'amministrazione dei beni culturali nel sostenere lo sforzo di tutela e salvaguardia del nostro patrimonio culturale, a partire dalla costituzione di parte civile della Regione nei processi che scaturiranno da questa brillante operazione".

Tra i reperti sequestrati spiccano crateri a figure rosse, lekitoi, askoi, skifoi, ariballoi, oinokoi, anfore, gutti, lucerne ed altri manufatti fittili ed in bronzo riconducibili ad epoca preistorica e protostorica, greca, romana, bizantina ed arabo-normanna. L'ingente patrimonio archeologico era detenuto da un agrigentino incensurato, denunciato dai Carabinieri per ricettazione ed illecito impossessamento di oggetti archeologici dello Stato. La sua posizione e' tuttora al vaglio della Procura della Repubblica di Agrigento, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto, Ignazio Fonzo.

Tutti i reperti saranno consegnati alla Sovrintendenza di Agrigento. Il valore complessivo si aggira intorno al milione di euro.

ga/mav

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