Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

GIOIOSA MAREA: CONDANNATO PER DANNI ALLA CONDOTTA IDRICA CON LA SUA… CONDOTTA NEGLIGENTE

Gioiosa Marea, 14/05/2010 – Vincenzo Iacopino, l'ex direttore dei lavori di una parte della rete idrica di Gioiosa Marea, è stato condannato dalla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti a risarcire circa centomila euro per i danni arrecati, per negligenza nella complessiva vicenda che lo portò ad una condanna di un anno e mezzo in primo grado.
 In sede penale infatti - Iacopino era stato condannato dal tribunale di Patti a un anno e sei mesi, con l’accusa di frode in pubbliche forniture. Iacopino – tuttavia – era stato assolto nel processo d’appello per prescrizione del reato. Una assoluzione che evidentemente, stante il riconoscimento dei danni arrecati per la sua condotta negligente, potrebbe denotare qualche ‘perdita d’acqua’ nel sistema giudiziario italiano.

I fatti: la condotta idrica di Gioiosa Marea, dopo la consegna dei lavori da parte di Iacopino, in qualità di direttore dei lavori - mostrò subito la sua precarietà, poichè cominciò a perdere acqua appena dopo la sua realizzazione. Fu accertato che i materiali usati erano scadenti e l’esecuzione dell’opera non rispondente a requisiti che ne garantissero l’efficienza.

Vincenzo Iacopino è stato - perciò - condannato penalmente e poi ‘graziato’ dal tempo, per prescrizione. Ora la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti lo ha condannato a risarcire circa centomila euro per i danni arrecati alla condotta idrica con la… sua condotta negligente. Che si prescrivano pure questi?

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