Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

I CC SEQUESTRANO UN’AREA DI DUE ETTARI A TERME VIGLIATORE (ME) UTILIZZATA PER LA LAVORAZIONE DI INERTI

28/05/2010 - Nell’ambito di una specifica campagna di prevenzione finalizzata al monitoraggio dei reati di natura ambientale ed a garantire sempre maggiori standard di sicurezza specie nei luoghi di lavoro, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, nell’ambito delle molteplici attività istituzionali, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno sottoposto a sequestro preventivo un’area dell’estensione di circa 20.000 mq., sita nel territorio di Terme Vigliatore,
sulla quale insistono un impianto di frantumazione e lavaggio di inerti ed annesse pertinenze, consistenti in un’area di stoccaggio, un impianto di depurazione e vasche di decantazione.

L’attività di controllo è stata condotta da una vera task force che ha visto l’azione sinergica dei militari dell’Arma locale affiancati dai colleghi del N.O.E. di Catania, dai funzionari dell’A.R.P.A., dagli ispettori del 5° Dipartimento - Ufficio Politiche energetiche e Tutela dell’Ambiente - della Provincia Regionale di Messina, dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e dagli ispettori dell’Unità Operativa di Controllo e Vigilanza dell’A.S.P. ME – S.PRE.S.A.L.

Nel corso del controllo sono state sottoposte a vaglio le strutture e le autorizzazioni in possesso della società Torre s.r.l. sita nel Comune di Terme Vigliatore, i cui impianti si collocano a ridosso del torrente Patrì e del ponte Termini.

L’attività, che ha visto impegnati negli ambiti di precipua competenza il personale dei diversi Enti intervenuti, ha evidenziato alcune situazioni non conformi al dettato normativo, afferenti l’aspetto ambientale e poste a fondamento del vincolo giuridico apposto.
Tra le irregolarità riscontrate dai Carabinieri nel corso dei controlli, sono emerse in particolare le seguenti irregolarità che farebbero configurare il deturpamento ed il danneggiamento di bellezze naturali:
 la gestione di rifiuti in violazione di prescrizioni tecniche;
 la realizzazione di discarica abusiva e miscelazione di rifiuti pericolosi;
 lo scarico nel limitrofo alveo torrentizio ed in una saia da cui viene attinta acqua a scopo irriguo per le colture ivi impiantate, di acque reflue provenienti dal processo di lavoro in assenza di autorizzazioni.
Per quanto attiene la sicurezza sul luogo di lavoro, in fase di ispezione è stato acquisito il dato sullo stato dei luoghi ed il funzionamento degli impianti.

La società è stata inoltre diffidata ad esibire della documentazione mancante, al fine di poter valutare la sussistenza di illeciti di natura amministrativa o penale.
Della superficie sequestrata, mentre su di una porzione inferiore alla metà insistono le strutture fisse dell’impianto, nella rimanente area è stata rilevata la presenza di depositi di fanghi provenienti dalla decantazione delle acque di lavorazione e cumuli di rifiuti speciali destinati alla lavorazione, i quali sono stati però miscelati con rifiuti speciali pericolosi.

La complessità degli accertamenti ha richiesto un’azione sinergica non solo da parte dell’Arma territoriale e dei reparti speciali, ma anche da parte degli altri uffici pubblici competenti nello specifico settore.
L’attività svolta si inserisce appieno nell’ambito dei controlli finalizzati ad assicurare la protezione dell’ambiente al fine di preservare le risorse naturali, evitando rischi per l’uomo e per l’ambiente che lo circonda.

Analoghi accertamenti da parte dei Carabinieri, con il supporto di dispositivi di tipo integrato, saranno ripetuti sul territorio provinciale anche in ragione dell’imminente arrivo della stagione estiva.

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