Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

SE D’ALIA OSTEGGIASSE I BLOG PER FAVORIRE L’EDITORIA

28/05/2010 – “Facebook è un sito indegno, perché consente l'esistenza di gruppi che inneggiano a Raffaele Cutolo, a Salvatore Riina e agli stupratori. Se il gestore del sito non si fa carico di cancellare questi soggetti dal sito, è giusto che tutto Facebook venga oscurato”. E' quanto ha dichiarato al sito de "L'espresso" il senatore Gianpiero D'Alia (Udc), in merito all'emendamento 50 bis, introdotto nel decreto Sicurezza (e approvato al Senato), che consente al ministero degli Interni
di procedere all'oscuramento di siti Internet che siano sottoposti a indagine giudiziaria per contenuti che contemplino l'istigazione a delinquere a l'apologia di reato.

Tutto ciò, pure a nostro avviso, non farebbe una grinza. Perché no? Perché Facebook, ad esempio, ha potuto permettersi di fare fuori ‘profili’ assolutamente legittimi e lineari per la semplice dimenticanza della password? Perché, al contrario, ha permesso il proliferare di profili inneggianti a mafiosi, blasfemi e criminali? In nome della democrazia? Dubitiamo, molto!

“Secondo il mio emendamento - ha spiegato D'Alia - in presenza di questi contenuti il ministero diffiderà il gestore, e questi avrà due possibilità: o ottemperare e quindi cancellare questi contenuti oppure non ottemperare. Se non ottempera diventa complice di chi inneggia a Provenzano e Riina e quindi è giusto che venga oscurato”.

”Lo stesso deve valere per i video su YouTube, per eventuali scambi di insulti e minacce tra utenti nei forum e anche per i commenti ai blog”.

Ciò che dal cosiddetto emendamento D’Alia potrebbe scaturire - piuttosto - è una diversa e indiscriminata messa in mora dei blog (non certo di Facebook o YouTube), nel contesto dell’intera normativa in itinere al Parlamento, ad esclusivo vantaggio delle testate ‘tradizionali’ (cioè potenti), a tutela dei grandi editori.

Se ciò dovesse trovare rappresentazione e conferma, allora il sen. D’Alia si sarebbe reso responsabile di un’azione gravissima, alla quale neppure Berlusconi sarebbe arrivato.

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