Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

AL TG5 LE PRECARIETÀ DEL SERVIZIO DI TRENITALIA IN SICILIA

Palermo, 10/07/2010 - Il programma tv 'Indignato Speciale' di Carlo Pamparana metterà in onda un servizio sul servizio ferroviario in Sicilia, Lunedi sul TG5 delle 13 e delle 20. Viaggiare col treno può diventare una soluzione, ma ancora una volta denunciamo la latitanza della politica regionale al riguardo.

Contratto di servizio ancora non stipulato, servizio ferroviario ridotto rispetto al “memorario” concordato con la Regione.
Leggere le convenzioni Trenitalia-Polizia Prot. N° 138/Cat.A.4/Gab dell’8/1/2010 e Trenitalia-Carabinieri N°105/30-22-6-Ass. del 13 Aprile 2010 ci fa male.

Abbiamo sempre chiesto un aumento della sicurezza sui treni, desideriamo una maggiore presenza delle forze dell’ordine sui treni e nelle stazioni. Ma in un periodo di crisi, come l’attuale, e viste le condizioni critiche in cui versano i bilanci regionali, con tagli in tutti i settori, ci saremmo aspettati una maggiore attenzione…
Gli importi, stabiliti nelle convenzioni, potevano essere utilizzati per mantenere il costo del biglietto invariato per tutti i pendolari o essere adibiti al miglioramento del servizio.

Queste forme di “privilegio” creano dissapore tra i pendolari e non aiutano certo a sopportare questa “tirata di cinghia” cui tutti i cittadini sono costretti.
Ribadiamo la nostra richiesta volta all’ incremento del fattore sicurezza, quindi chiediamo l’applicazione della convenzione attuale che prevede, per la Polizia, “l’utilizzo della divisa ai fini di validità della convenzione”. Quantomeno chiediamo, ancora una volta, che le forze dell’ordine siano facilmente riconoscibili dai passeggeri. Sarebbe una sicurezza psicologica fondamentale oltre che un valido deterrente per i malintenzionati. Chiediamo che alla scadenza delle convenzioni, la Regione tenga conto della crisi in cui versa il settore del trasporto.

La presente non vuole essere un attacco alle forze dell’ordine, la cui presenza e vicinanza riteniamo fondamentale per tutti e a cui va tutta la nostra solidarietà e collaborazione.

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