1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

MESSINA RITROVA LA 'MEMORIA' NELLE PERGAMENE MICROFILMATE

Messina, 01/07/2010 -Venerdì 2 luglio, alle ore 10, nel corso di una conferenza stampa che si terrà nella sala consiliare di palazzo Zanca, sarà ufficializzata la comunicazione della direzione generale per gli archivi del Ministero dei Beni Culturali, che ha confermato al presidente del Consiglio, Giuseppe Previti, la decisione di rendere disponibile
per il Comune di Messina la microfilmatura delle pergamene ed il materiale digitalizzato in occasione della mostra "Messina: il ritorno della memoria, inaugurata, il primo marzo 1994, a Palazzo Zanca.

Per quell'evento, patrocinato dalla Presidenza della Repubblica, fu attivato un comitato scientifico e organizzativo di cui fecero parte il Ministero per gli Affari Esteri , quello dei Beni Culturali; la Regione Siciliana e il Comune di Messina. All'inaugurazione intervenne il sindaco di Siviglia, Alejandro Rojas Marcos, l'ambasciatore di Spagna presso la Repubblica Italiana, Emilio Menendez del Valle; il duca di Segorbe, don Ignacio Medinay Fernandez de Cordoba, segretario generale della " Fundacion Casa Ducal de Medinaceli"; il prof. Salvatore Mastruzzi, direttore generale dei Beni archivistici del Ministero dei Beni culturali e ambientali e il ministro plenipotenziario Pietro Marchi, direttore generale - affari culturali, del Ministero degli affari esteri. Il 26 aprile 1992, le pergamene del Fondo Messina erano giunte a Torino presso il laboratorio di restauro, e fu effettuata la microfilmatura in bianco e nero e la documentazione fotografica a colori.

Dopo l'intervento, che si è differenziato in base alle tipologie di degrado di ciascun documento, 1310 pergamene sono ritornate a Siviglia (settembre 1993), mentre 115 sono state esposte nella grande mostra "Messina, il ritorno della memoria storica" allestita a Palazzo Zanca, Messina, dal 1 marzo al 28 aprile 1994. Il duca di Segorbe, venne in visita a Messina il primo novembre 1991, e a palazzo Zanca confermando l’adesione alla mostra delle pergamene provenienti dai fondi dell'Archivio della città, dell'archivio arcivescovile di Messina e di quello di San Salvatore. Antichi documenti della storia siciliana e messinese, risalenti al periodo intercorrente tra i secoli XI e XVI , tornarono così, dopo oltre trecento anni a Messina, per restituire "un grano de arena ", "un granello di sabbia", alla memoria storica.

La documentazione conservata a Siviglia nella Casa de Pilatos, archivio ducale di Medinaceli, è stata fino ad allora inaccessibile agli studiosi. Si tratta di un patrimonio storico di 1425 reperti contenenti documenti storici sui privilegi che Messina ottenne nel corso dei secoli, in primis quelli concessi dai re normanni nei secoli XI e XII. Una ricca documentazione della mostra si può ammirare nel volume ad essa dedicato, curato dalle Edizioni Novecento.

Ufficio stampa Comune di Messina

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