Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

SCILIPOTI (IDV): PRESENZA DI FIBRE DI AMIANTO AEREO-DISPERSE A TERME VIGLIATORE

Roma 13.07.10 - “E’ inammissibile che in zone balneari, ad alta densità abitativa, siano presenti unità abitative e non, nelle quali è stata accertata la presenza di amianto”. Così l’On. Scilipoti, con riferimento all’incendio di questa notte di una baracca disabitata, coperta con materiali contenenti amianto e sita in riva al mare nel Comune di Terme Vigliatore, località Acquitta. “Le persone che vivono nelle vicinanze, soprattutto bambini e anziani, in questo momento stanno
inalando queste polveri estremamente pericolose e dannose per la salute.
Episodi come questi si verificano quasi ogni giorno in località diverse della Penisola”.

Prosegue il Deputato IDV: “Una recente indagine, avviata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha accertato il pericolo d’inquinamento da fibre di amianto aereo-disperse, e conferma che questa esposizione darebbe inizio ad una cancerogenesi (mesotelioma pleurico) che potrebbe impiegare fino a venti anni per manifestarsi, ma dalla quale, dopo la diagnosi clinica dell’affezione, ne risulterebbe una sopravvivenza di circa un anno”. “La cosa che lascia perplessi - conclude l’On. Scilipoti (IDV)- è che gli Organi preposti a controllare e a risolvere situazioni estreme con queste problematiche, sono spesso sordi e insensibili da moltissimi anni e zone altamente degradate, come quella di Acquitta, ne sono un esempio lampante”.

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