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SMS, MOLESTIE E PROMISCUITÀ SESSUALE
07/07/2010 - Un sms, al pari di un sos può salvare una vita. Ma può salvarne anche mille. La storia recente è piena di fatti, episodi ed eventi in cui le nuove tecnologie hanno permesso di attuare interventi di emergenza e prevenzione, con risultati di elevatissimo valore etico e civile. Fosse stato possibile inviare un sms, forse, pure il Titanic si sarebbe salvato. Con maggiore ‘semplicità’ e noncuranza - invece - uno o mille sms possono servire a dare sfogo ed azione alla pochezza, al disvalore,
alla fantasia degli infelici, che sta nel dai e dai delle meretrici;
quel che non ha governo nè mai ce l'avra' / quel che non ha vergogna nè mai ce l'avra' / quel che non ha giudizio.
Quello che segue è l’epilogo (felice, si fa per dire!) di una vicenda all’incontrario, di una ragazza che aspirava agli studi e non a prostituirsi. La racconta nel proprio sito 'Chi l'ha visto?':
Roma: costretta a prostituirsi a 16 anni, salvata da un sms
Roma, 30/06/2010 - I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno salvato da un incubo una minorenne romena di 16 anni, ed hanno arrestato la sua aguzzina, una prostituta connazionale, pregiudicata di 25 anni per induzione e sfruttamento della prostituzione minorile e sequestro di persona. La minore studentessa di liceo in Romania, è stata rapita nelle campagne di un piccolo paesotto e portata in Italia alcuni mesi fa, sequestrata e segregata in un appartamento nei pressi di Ponte Nomentano, dove sotto le continue minacce di morte veniva costretta a prostituirsi.
Alcuni giorni fa la 16enne, sfruttando un attimo di distrazione della sua aguzzina è riuscita ad inviare un sms di aiuto al padre che si trovava in Romania. Ieri pomeriggio l'uomo preoccupato di quella richiesta di aiuto è giunto in Italia con un treno diretto da Bucarest, e ha chiamato il 112. All'arrivo dei militari l'uomo ha mostrato l'sms inviato dalla figlia e con loro si è diretto nell'appartamento. Al quinto piano di un edificio nel quartiere Nomentano i militari hanno trovato la piccola rinchiusa in una stanza.
La sequestratrice romena è stata subito arrestata, all'interno della casa sono stati ritrovati telefonini, oggetti vari che comprovavano l'attività di meretricio ed anche un migliaio di euro. La 25enne è stata associata alla casa circondariale di Roma Rebibbia a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
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