Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

AMBIENTE: DI MAURO, NESSUN BENEFICIO DALLE TRIVELLAZIONI

PALERMO, 5 ago 2010 (SICILIAE) - Sara' redatto un documento, che sottoscriveranno anche i sindaci, destinato al Governo nazionale per ribadire la netta contrarieta' alle installazioni delle piattaforme petrolifere nel canale di Sicilia e sollecitare i ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico a non concedere le autorizzazioni alle istanze presentate.

Questa la decisione assunta al termine della riunione convocata dall'assessore regionale all'Ambiente, Roberto Di Mauro con i sindaci dei comuni costieri dell'isola. La netta contrarieta' dell'assessore Di Mauro, promotore della battaglia contro le installazioni di piattaforme off-shore al largo delle coste siciliane e ribadita dal governo regionale, e' stata favorevolmente accolta dai sindaci che hanno deciso di attivare un coordinamento che possa interloquire con il governo regionale.

"Il mare rappresenta per la Sicilia - ha spiegato l'assessore Di Mauro - una delle attrattive turistiche principali ed e' ragionevole considerare che l'installazione di numerose piattaforme off-shore, con il conseguente impatto paesaggistico sull'orizzonte marino e le potenziali ricadute in termini di inquinamento da fuoriuscite accidentali di petrolio, non porterebbe alcun beneficio per la collettivita', ne per il comparto dell'industria, della pesca e del terziario turistico avanzato, mentre altissimi potrebbero risultare i potenziali costi in termini di sostenibilita' ambientale".

"I sindaci - prosegue Di Mauro - hanno compreso il grave danno che deriverebbe dalle installazioni delle piattaforme petrolifere e si muoveranno con grande responsabilita', attraverso un'azione amministrativa e politica ufficiale tesa a tutelare il canale di Sicilia e difendere il territorio".

La giunta regionale, su proposta proprio dell'assessore Di Mauro, ha gia' preso posizione contro le perforazioni per ricerche energetiche nei mari siciliani, esprimendo "una chiara e netta contrarieta' al rilascio di permessi di ricerca nel territorio della Regione siciliana", e martedi' scorso l'Ars, con voto favorevole dell'assessore Di Mauro, a nome del governo, ha approvato all'unanimita' una mozione in tal senso. Il documento, da inviare ai ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico, sara' presentato nei primi giorni di settembre, "ma nel frattempo - ha aggiunto Di Mauro - occorre anche sensibilizzare a questio temi i parlamentari nazionali eletti in Sicilia".

ef/mav

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