Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

SANITA': NUOVO PIANO SANITARIO REGIONALE, PRESENTATA LA BOZZA

PALERMO, 4 ago 2010 - L'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, ha presentato la bozza del nuovo "Piano sanitario regionale" che avra' validita' per il triennio 2010 - 2012 e che costituisce lo strumento indispensabile per il rinnovamento della sanita' regionale poiche' descrive l'assetto organizzativo del sistema, la programmazione,
il riequilibrio dell'offerta tra la rete ospedaliera ed il territorio e introduce chiari meccanismi operativi di governo e controllo delle attivita' sanitarie e delle relative risorse.

Il documento, di circa 180 pagine, e' stato illustrato oggi ai vertici delle aziende sanitarie e alle organizzazioni di categoria e del volontariato; domani sara' la volta dei rappresentanti della Consulta regionale della Salute. Entro il 15 settembre potranno essere formulate le opportune osservazioni e successivamente, dopo il parere della Consulta e della conferenza permanente per la programmazione socio sanitaria, il Piano andra' in commissione Sanita' all'Ars per il parere vincolante. L'approvazione finale, con delibera di Giunta, e' prevista per il mese di novembre.

"Il Piano sanitario - ha detto Russo - e' l'atto di programmazione per eccellenza con cui daremo vita a una sanita' in grado di fornire risposte appropriate e diversificate sia sul territorio che in ospedale. Per l'elaborazione del Piano abbiamo voluto seguire un metodo nuovo e assolutamente trasparente, cercando il piu' ampio livello di concertazione possibile attraverso il confronto con tutti gli operatori della sanita' e dando a tutti, attraverso internet, la possibilita' di consultarlo. In Sicilia l'ultimo piano sanitario risaliva a oltre dieci anni fa e questo lascia comprendere come sia mancata una seria programmazione e una omogenea prospettiva gestionale e organizzativa di tutto il sistema. Adesso potremo avviare un processo culturale di rinnovamento fondato sulla riqualificazione dell'assistenza, consolidando i risultati gia' raggiunti con gli specifici provvedimenti adottati molto spesso in situazioni di emergenza. La direzione obbligata e' quella della moderni zzazione del sistema perche' l'evoluzione demografica, epidemiologica, scientifica, tecnologica clinico - assistenziale e perfino sociale richiedevano una nuova fisionomia dei sistemi di assistenza sanitaria, sempre piu' orientati verso la centralita' delle persone da assistere, delle loro famiglie e delle singole comunita' di riferimento".

Da domani la bozza del piano regionale sanitario sara' disponibile sul sito internet dell'assessorato all'indirizzo www.regione.sicilia.it/sanita.

Il nuovo "Piano sanitario regionale" si compone di una introduzione e di quattro parti e tiene conto di quanto previsto nel Patto per la salute 2010 - 2012 firmato da Stato e Regioni.

Nella parte introduttiva sono specificati i riferimenti normativi, i collegamenti con altri livelli di programmazione, i principi ispiratori, le politiche sociosanitarie e l'assistenza religiosa.

La prima parte, "Analisi di contesto", comprende una approfondita analisi del profilo demografico, biostatistico, epidemiologico e socio-economico della popolazione siciliana distribuita nelle nove province, finalizzata all'individuazione del fabbisogno di salute.

La seconda parte, "La risposta di salute in Sicilia" mette in evidenza la rilevanza strategica, sia dal punto di vista sociale che sanitario, dell'attivita' di prevenzione nei diversi ambiti specialistici, compresi quelli alimentare, veterinario e dell'ambiente. Viene data centralita' al territorio con la riorganizzazione dell'assistenza primaria, il potenziamento della rete assistenziale territoriale e l'implementazione di piu' qualificati modelli di cura per la gestione delle cronicita' e la continuita' assistenziale. Sempre nella seconda parte vengono sviluppate le tematiche relative all'integrazione sociosanitaria includendo la non autosufficienza, le disabilita' e gli immigrati, le politiche del farmaco, la nuova configurazione dell'offerta ospedaliera secondo il principio delle reti integrate e l'applicazione del modello 'hub & spoke', le innovazioni del sistema di emergenza-urgenza e l'assistenza nelle isole minori.

La terza parte, "Aree prioritarie di intervento", delinea specifici ambiti di intervento in aree di peculiare interesse quali la salute della donna e del bambino, l'area oncologica, l'area cardiologica, le neuroscienze, la gestione del politraumatizzato, l'area dei trapianti e il piano sangue, l'area della salute mentale e le dipendenze. Per ciascuna area viene trattato l'intero percorso assistenziale nella logica della "interoperabilita'" di tutte le fasi e dei relativi interventi, dalla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione inclusa l'assistenza domiciliare nella forma integrata sociosanitaria.

La quarta parte, "Qualita', ricerca e sviluppo", affronta temi trasversali ai vari ambiti specialistici tra i quali si annoverano il miglioramento della qualita', il governo clinico e la sicurezza dei pazienti, la formazione degli operatori, la comunicazione/consenso informato, la ricerca e la programmazione degli investimenti nonche' le modalita' di monitoraggio e valutazione delle azioni inerenti l'attuazione del Piano.

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