Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

ISCHEMIE CEREBRALI PER IL PICCOLO ANTONIO, NATO A MESSINA TRA I LITIGI DEI MEDICI

Messina, 08/09/2010 - Presenta ischemie cerebrali Antonio, il neonato il cui parto è avvenuto al termine di una lite scoppiata tra i due ginecologi che avrebbero dovuto fare partorire la mamma del piccolo, Laura Salpietro di Messina, ricoverata al Policlinico peloritano, teatro del litigio. Ora il destino del piccolo Antonio potrebbe risultare pregiudicato dall'infausto referto, in base al quale si sarebbero determinate delle ischemie cerebrali,
conseguenza di carenze respiratorie e cardiache.

Il bimbo è nato nell'ospedale 'G. Martino' di Messina il 28 agosto e il danno potrebbe comportare difficoltà permanenti. La prognosi del piccolo Antonio - del resto - non è ancora stata sciolta e pesano sull'intera vicenda gli arresti cardiaci subiti dal neonato, causa di insufficiente afflusso di ossigeno al cervello, da cui le ischemie cerebrali.

La madre del bimbo, Laura Salpietro, e stata dimessa stamattina dal Policlinico di Messina. Come i lettori ricordano, la donna in seguito al litigio avvenuto tra i ginecologi Benedetto e De Vivo in sala parto ha dovuto subire l'asportazione parziale dell'utero. Malgrado sia stata formalmente dimessa, però, la signora Salpietro rimarrà in ospedale, per assistere il figlioletto tuttora nel reparto di terapia intensiva neonatale. Alla donna è stata assegnata una camera per potere restare vicina al figlioletto che oggi, per la prima volta, la signora Salpietro ha potuto prendere in braccio, ma senza poterlo allattare

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