
19/08/2011 - Nuovo appuntamento con Medea, secondo spettacolo del Circuito Epicarmo, il cartellone diretto da Filippo Amoroso e sostenuto dalla Regione Siciliana (Assessorato al Turismo e Assessorato Beni Culturali), nell’antico Teatro di Acre, a Palazzolo Acreide, dove sarà di scena il 20 agosto alle 21 e 30. Luogo simbolo dell’antica città di Akrai, la più antica delle sub-colonie di Siracusa (secondo Tucicide, fondata 70 anni dopo la fondazione della madrepatria), il Teatro fu scoperto nel 1824 dal barone Judica, al quale si deve lo scavo della scena, dell’orchestra, dei gradini più bassi della cavea, ma anche interventi di restauro e la ricostruzione della cavea fino al dodicesimo gradino.
A interpretare la controversa e struggente Medea è Pamela Villoresi. Lo spettacolo, diretto da Maurizio Panici su un testo tradotto e adattato da Filippo Amoroso, vede protagonisti anche David Sebasti (Giasone) e Renato Campese (Creonte), anche Silvia Budri (Nutrice), già applaudita in Pathos. Dopo Palazzolo, la tragedia sarà in scena il 21 a Morgantina, il 22 a Palermo, il 23 Tindari e il 24 Baglio Di Stefano di Gibellina.
Medea riporta alle donne di oggi. Sono infatti loro a mettere in discussione la vecchia cultura facendosi portatrici di un nuovo pensiero. Ed è proprio attraverso Medea (figura totalmente inedita e significativa) che Euripide pone all'interno delle rappresentazioni tragiche un elemento di assoluta modernità. Medea, infatti, è la prima donna a mettere in discussione i rapporti tra uomo e donna, evidenziando una situazione di forza, contestando l'esistente, aprendo un contenzioso e lasciando intravedere nuove possibilità.
Medea è per questo uno dei più estremi e affascinanti personaggi della tragedia classica e moderna in quanto, prima fra tutte, non agisce spinta da un impulso erotico o sentimentale ma per rispondere ad una ingiustizia: “Ecco Medea… ecco la sventura di una donna”, dice di sé al termine di un lunghissimo e straziante monologo. Le modalità del suo atto trascendono ogni consuetudine. In Medea l'azione tragica coincide con la sua stessa rovina, poiché, mentre punisce il padre dei suoi figli, colpisce con uguale violenza se stessa: pur riconoscendo l'impatto del suo agire, lo persegue con fredda determinazione e lucida consapevolezza.

La scena di Michele Ciacciofera evoca il travaglio di Medea, delineando un cratere che è anche una landa desolata, un vuoto che viene abitato dalla donna e che solo Giasone riuscirà a penetrare. Gli altri personaggi si muovono intorno a questo centro, ne raccolgono gli umori, raccontano le paure di Creonte e i sentimenti della polis verso la straniera, l’esule, colei che con la sua richiesta di pari dignità all’interno della struttura sociale di Corinto ne rovescia la visione destabilizzando i rapporti consolidati.
Le musiche di Luciano Vavolo raccolgono suggestioni antiche ricollocandole con sensibilità contemporanea all’interno di un allestimento che privilegia fortemente il compito degli attori destinati a restituire un distillato di parole ed emozioni che avvolgono lo spettatore in una partitura musicale serrata.
Gli altri spettacoli del Circuito Epicarmo, che chiuderà i battenti il 25 settembre, sono Rumone di Acque (la prima è il 31 agosto nell’ex Stabilimento Tonnara Florio di Favignana, regia di Marco Martinelli), Le Donne di Bellini, galà spettacolo in costume dedicato alle eroine belliniane (unica replica a Tindari il 24 settembre), e La nascita della Tragedia con Mariano Rigillo (apertura il 22 settembre al Teatro Romano di Catania).
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Medea di Euripide
Regia di Maurizio Panici, traduzione e adattamento di Filippo Amoroso
con Pamela Villoresi (Medea), David Sebasti (Giasone), Renato Campese (Creonte), Silvia Budri (Nutrice)
Progetto scenico e costumi di Michele Ciacciofera
Musiche di Luciano Vavolo
Luci di Emiliano Pona
Argot Produzioni
Il calendario delle repliche e i costi:
20 agosto Palazzolo Acreide (Teatro di Acre, 15 euro posto unico); 21 Agosto Morgantina (Teatro Greco, posto unico 15 euro); 22 agosto Palermo (Villa Pantelleria, poltrone 24 euro,
ridotto 19 euro); 23 Tindari (Teatro Greco, poltrone 20 euro, posti non numerati 15 euro); 24 agosto Gibellina (Baglio Di Stefano, posto unico 15 euro).
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