Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

PATTI: PESCHERIE E COMMERCIANTI DI PESCE, UNA DENUNCIA E 2 SANZIONI

Patti (Me), 12 agosto 2011 - I Carabinieri della Stazione di Patti, nell’ambito dei servizi di ispezione e prevenzione sulla sicurezza alimentare, coadiuvati dal personale del Servizio Veterinario-Area Igiene degli Alimenti del Asp-Distretto di Patti, hanno effettuato un controllo a tappeto di tutte le pescherie, dei punti di rivendita all’ingrosso del pesce e dei centri di allevamento presenti sul territorio comunale.

I risultati dei controlli possono ritenersi soddisfacenti dal punto di vista dei cittadini che acquistano e consumano prodotti ittici.
Su 11 esercizi commerciali controllati, solo in un caso è stata redatta informativa di reato alla Procura della Repubblica di Patti poiché si è riscontrata la eccessiva presenza di istamina in un campione di alici. Il pesce era comunque commestibile, ma evidentemente non più fresco poiché, l’istamina, sostanza chimica normalmente presente in molte specie ittiche, era aumentata oltre i limiti a causa della prolungata conservazione del prodotto.
In altri 5 esercizi commerciali sono state rilevate delle carenze strutturali (piastrelle, pareti o pedane deteriorate), per l’eliminazione delle quali sono stati concessi 30 gg di tempo al titolare dell’esercizio.

In due casi sono state invece elevate sanzioni amministrative per 2.000 Euro a causa della mancata tracciabilità dei prodotti ittici in vendita.
Il Comandante della Compagnia di Patti, Cap. Angelo Zito (nella foto) tiene a ricordare ai consumatori che “La tracciabilità costituisce uno strumento insostituibile nel rapporto di fiducia tra produttore e consumatore in quanto permette a quest’ultimo di conoscere l’effettiva provenienza del pescato, che altrimenti non sarebbe in grado di conoscere.

Se il sistema funziona correttamente, il consumatore viene messo nelle condizioni di conoscere la storia del prodotto certificato attraverso il numero di lotto indicato sull’etichetta apposta sulla confezione. Da qui la garanzia che, attraverso questo codice univoco, consente di ripercorrere il percorso che il prodotto ha compiuto dal momento della cattura fino all’acquisto.”

Nelle scorse settimane sempre i Carabinieri di Patti avevano provveduto a sequestrare il pesce detenuto in cattivo stato di conservazione ed a denunciare due pescivendoli ambulanti nella frazione marina, dove avevano allestito delle bancarelle prive dei requisiti igienico-sanitari minimi.
Come da direttive impartite dal Comando Provinciale di Messina, continueranno per tutta l’estate i controlli anche nel settore agroalimentare per garantire pure da questo punto di vista un’estate sicura a turisti e residenti.

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