Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

SANITÀ, SOFTWARE UNIFICATO PER LE SEGNALAZIONI AGLI URP

Prima proposta dell’organismo regionale a tutela del cittadino. “La partecipazione è più efficace delle lamentele”: un concetto semplice ed efficace, come il lavoro di squadra svolto dalla Conferenza dei Comitati Consultivi delle Aziende sanitarie della Regione Siciliana, che nonostante sia di recente costituzione poggia su solide basi ed è pronta a presentare una serie di proposte concrete
2 settembre 2011 - La nascita dell’organismo è stata formalizzata dall’assessore regionale alla Salute Massimo Russo, quale «strumento di concertazione tra i presidenti dei Comitati Consultivi Aziendali – come si legge nell’atto assessoriale – per contribuire a raccordare, uniformare, promuovere e condividere temi, metodologie, strumenti e buone prassi nell’attuazione intra ed interaziendale delle politiche sanitarie».

Nasce così una realtà unica e solida, che riunisce i Comitati delle 17 Aziende sanitarie siciliane e che vede alla guida il presidente Pieremilio Vasta (che già presiede quello del “Policlinico - Vittorio Emanuele” di Catania): il compito è quello di «individuare le aree d’intervento per i singoli presidenti – spiega Vasta – che si avvarranno del supporto di tutte quelle associazioni di volontariato e di solidarietà - oltre 380 - che fanno parte della Conferenza dei Comitati Consultivi. Perché il bene del singolo è anche il bene comune».

Quali sono le funzioni dei Comitati delle Aziende sanitarie? «Sono organismi di partecipazione nelle politiche della sanità – spiega il presidente Vasta – che basano la propria attività sul presupposto che ciascun utente può diventare parte attiva nelle azioni di miglioramento del sistema, nell’interesse proprio e della collettività».

Trasparenza, leale collaborazione, efficienza organizzativa e concretezza propositiva sono i principi cardine del lavoro svolto, nell’intento di alleare i responsabili del Servizio sanitario regionale con gli operatori e gli utenti.

E la prima proposta è già sul tavolo: dotare gli Uffici di Relazione con il Pubblico delle Aziende Sanitarie (Urp) di un software unificato per la gestione delle segnalazioni in sanità. Idea nata a seguito di un incontro tra il Policlinico Vittorio Emanuele di Catania e il Policlinico di Modena, che ha già in dotazione il sistema, disposto in rete regionale, e che in virtù di uno spirito di collaborazione tra le varie istituzioni del sistema sanitario nazionale ha concesso il riuso del software.


La definizione della concessione è già in corso con l’Ufficio competente dell’assessorato Sanità dell’Emilia Romagna: il 15 settembre il presidente Vasta, nel contesto del Network nazionale Assistenza didattica ricerca, che si svolgerà a Bologna, incontrerà i referenti del progetto per avviare le procedure.

«Il nostro obiettivo – conclude Vasta – è di estendere a livello regionale un sistema informatico che possa far convergere e mettere in rete tutte le segnalazioni registrate dagli Uffici relazioni con il pubblico delle Aziende Sanitarie siciliane, al fine di supportare anche il lavoro dei Comitati Consultivi. Un primo passo, questo, per predisporre gli strumenti utili al miglioramento del Sistema Sanitario Regionale».

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