Orchestra sinfonica siciliana: “Vergognoso quanto sta succedendo, presenterò un'interrogazione”

Cracolici: “Vergognoso quanto sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana, presenterò interrogazione” Palermo, 29 Aprile - “Quello che sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana è vergognoso: è assurdo che dopo mesi abbiamo un presidente che si è dimesso, un’incompatibilità del Sovrintendente e un governo regionale che non prende alcuna iniziativa per ridare delle garanzie e stabilità ai vertici della Foss. Tutto questo accade in un momento nel quale la cultura viene considerata solo un poltronificio e non uno strumento per attrarre e veicolare l'immagine di una Sicilia attiva e intraprendente”.  Lo dice Antonello Cracolici, deputato Pd all'Ars e primo firmatario di un'interrogazione presentata per “Far assumere iniziative immediate e per ridare certezza a un ente – aggiunge Cracolici – mentre il governo, ripiegato su logiche di occupazione del potere, non riesce neanche a svolgere l'attività di ordinaria amministrazione. Oltretutto, vorrei ricordare

FLATUS VOCIS, IL RITRATTO DI UNA SICILIA ACCORATA AD EXTRAMOENIA 2011

Con Flatus Vocis, ritratto di una Sicilia accorata firmato Presti e Sodano si è aperta ieri Extramoenia. Oggi focus sull’Oriente e sulla primavera araba
Giardini Naxos (Me), 6 ottobre - È il ritratto di una Sicilia accorata, immaginifica quanto brutale la performance musico-filmica Flatus Vocis. Iperventilazioni del pensiero e dell'anima intorno a storie di uomini e terre, lo spettacolo che ieri sera,
al Cineteatro comunale di Giardini Naxos, ha inaugurato la cinque giorni di Extramoenia 2011. Uno spettacolo sperimentale, un format innovativo in cui immagini storiche, suggestive e simboliche selezionate dal regista Salvo Presti si rincorrono in perfetta sincronia con le note dei fiati suonati dal vivo dal maestro Fabio Sodano. Un mondo di visioni e metaforici soffi vitali per rimettere in circolo emozioni e ragione, geografie oniriche e dell’inconscio assediate dal quotidiano, ipertrofico, bombardamento di parole, immagini e rumori operato dai media.

Tra il bianco e nero dei frammenti di video storici, cartoline della Sicilia che è stata, che è e che forse sempre sarà. Paesaggi di una bellezza disarmante, le scogliere baciate dal sole, i segni della grande storia che ha fatto da culla alla cultura siciliana: la Magna Grecia. Ma anche strade insanguinate, morti ammazzati, pentiti, maxi processi, auto sventrate dal tritolo. La firma della mafia, il cancro di questa terra, una realtà drammatica e innegabile che Presti e Sodano raccontano attraverso le parole di uno dei vati della cultura italiana, Leonardo Sciascia, l'unica voce umana di Flatus Vocis. Poi solo musica, da Vivaldi a Brahms, da Heyden ai ritmi africani a fare da filo conduttore e chiave di lettura emozionale delle immagini che scorrono veloci sullo schermo. Un universo musicale aperto a molteplici interpretazioni, in cui lo spettatore è libero di rintracciare il filo conduttore di vicende storiche ancora profondamente attuali. Perché temi come “il Parlamento con 300 morti”, “gli scrittori che per il solo fatto di affermare l'esistenza della mafia sono accusati di boicottare il turismo”, “la Costituzione inattuata” denunciati da Sciascia sono tutto fuorché superati.

Oggi Extramoenia entra nel vivo con uno dei temi portanti della manifestazione: Tra Oriente e Occidente. In mattinata proiezioni di film archeologici, tra cui Le mura di Sana'a di Pier Paolo Pasolini, ambientati per lo più in Paesi in guerra che pochi mesi fa hanno fatto da cornice ai primi scoppi della Primavera araba, raccontati agli studenti delle scuole da protagonisti indiscussi della cultura classica come il professor Lorenzo Braccesi e Domenico Palumbo. A seguire, si passa dal racconto per immagini alle testimonianze fissate nero su bianco dal giornalista Riccardo Cristiano, autore del libro Caos arabo. Nel pomeriggio comincia la seconda edizione del GiMeD, le Giornate messinesi dei dottorandi e dei giovani ricercatori di Scienze dell'Antichità. Le menti più brillanti degli atenei italiani e stranieri si confronteranno a più livelli sul tema del dialogo tra due mondi, l'Oriente e l'Occidente, per secoli uniti all'insegna della grecità.

La chiusura della giornata è affidata all'incontro sperimentale tra musica e letteratura: la scrittrice Veronica Tommasini presenta il suo primo romanzo Sangue di cane, accompagnata dalle note di Giancarlo Muratori, musicista. Insieme daranno vita a quella che loro stessi hanno definito suite per voce recitante, canto e chitarra. La storia raccontata in Sangue di cane – l'incontro culturale e passionale tra una donna siracusana e un immigrato polacco – si appoggia sulle note popolari di Carlo Muratori, la cui musica da tempo accoglie le influenze balcaniche e le mescola alla tradizione musicale siciliana.

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