Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

ARCIGAY MAKWAN MILAZZO CHIEDE DI RIDISCUTERE IN CC L'ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI

Arcigay Makwan Messina: il presidente Rosario Duca con un documento chiede al Sindaco e all’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Milazzo di riportare e ridiscutere in Consiglio Comunale l'istituzione del registro delle unioni civili

Messina, 29/01/2012 - Lo scrivente n.q di Presidente del comitato Provinciale Arcigay Makwan Messina, chiede che codesta amministrazione riporti in discussione e quindi sottoponga all'approvazione dell'aula consigliare il registro delle Unione Civili già precedentemente approvato in Giunta e successivamente per un atto antidemocratico ha subito una battuta di arresto in seno al Civico Consesso.
Non entro in merito a quanto accaduto in quanto dovrei entrare nel merito di fatti puramente politici che hanno sfociato per ripicche personali tra consiglieri, contro una grossa fetta del popolo Milazzese. Non tocca allo scrivente ricordare che la città ha votato codesto civico consesso per fare gl'interessi della stessa e non certo avere la sorpresa di vedere che all'interesse comune si sovrappongono interessi puramente personali.

Trovo assai azzardato che una città come Milazzo che vive nella speranza di divenire città turistica, mostri all'esterno di essere rappresentata da un consesso che in buona parte si è dimostrata razzista, omofoba ed illiberale. Non tocca a chi scrive far notare che le statistiche vogliono che l'8% della popolazione nazionale sia LGBT ( lesbica gay bisex transessuale), voglio andare fortemente al ribasso dando a Milazzo solo un 3% (molto al ribasso) rispetto alle conoscenze e statistiche in possesso. Quindi se un amministrazione deve operare in nome e per conto di tutta la cittadinanza e non solo di una parte i conti non tornano ritenuto che a pagare le tasse sono anche quel 3% della popolazione Milazzese che con la bocciatura in C.C ha subito un atto di forte discriminazione, oltre l'aver dato all'opinione pubblica locale, viciniora, e nazionale attraverso la stampa l'immagine di una città poco sicura per chi viene considerato un diverso. Qualcuno parlava di tener conto dell'opinione pubblica cittadina, a proposito desidero far presente che esiste una Consulta Comunale di associazioni (trenta per l'esattezza) tra cui l'associazione scrivente.

La Consulta chiamata ad esprimersi in merito all'atto discriminatorio fatto in c.c contro il riconoscimento del registro, quest'ultima ha deliberato all'unanimità dei presenti. Dando prima la propria solidarietà all'associazione scrivente e manifestando la propria approvazione affinchè il registro si faccia.
Le associazioni rappresentano il nocciolo vitale della città essendo rappresentative di importante e consistente numero di cittadini. Invito le s/v a prendere visione di quanto deliberato dalla Consulta delle Associazioni e ne riconoscete anche in questo caso il ruolo di Consulta nata per essere d'indirizzo all'amministrazione.

Non voglio assolutamente ribadire e rimarcare l'arretratezza del gesto ma voglio guardare avanti e considerare quanto avvenuto un semplice incidente di percorso. P.Q.M sono qui a distanza di un certo tempo volutamente lasciato trascorrere per dare respiro alla richiesta oggi reiterata, auspicando che l'immagine negativa data all'esterno e la discriminazione nei confronti di quel 3% della popolazione Milazzese che appartiene al popolo LGBT, ma anche per l'offesa fatta a tutte quelle coppie (etero) che non volendo passare per l'istituzione del matrimonio, speravano di un riconoscimento come coppia di fatto e quindi poter se la legislatura vigente lo permetteva a quei diritti che fanno parte della democrazia e civiltà di un popolo libero.

E' poco edificante che mentre in altre città d'Italia si parla di famiglie anagrafiche, si riconoscono alle coppie di fatto anche il diritto della casa e quant'altro possibile equiparandoli alle famiglie tradizionali. Mentre in queste città si fa questo ed altro, Milazzo ha bocciato il poco che gli si chiedeva discriminando vergognosamente quanti in questo atto speravano.

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