Chiusure Visodent, Federconsumatori: "Studi dentistici letteralmente spariti nel nulla"

Chiusure Visodent, Federconsumatori vicino ai pazienti: sospendere subito i finanziamenti Sono numerose le richieste di assistenza che Federconsumatori Sicilia sta ricevendo da ex pazienti della catena di studi dentistici Visodent, che sono letteralmente spariti nel nulla lasciando centinaia di persone con cure non terminate, nonostante i corposi anticipi già versati.  Palermo, 28 maggio 2025 - La vicenda è estremamente complessa e, purtroppo, sarà difficile ottenere piena giustizia. Tuttavia le sedi territoriali di Federconsumatori sono già al lavoro quanto meno per ottenere un primo fondamentale risultato: la sospensione di eventuali finanziamenti accesi dai pazienti per pagare le cure dentali. Attualmente è in corso il più classico scaricabarile: Federconsumatori ha assistito un paziente Visodent di Messina e, a seguito del riscontro negativo dato dall'azienda alla legittima richiesta di risarcimento, ha avviato una mediazione che, però, si è conclusa negativamente per la mancat...

PATTI: L'AVVELENAMENTO DEI CANI E' UN VERO E PROPRIO ATTO CRIMINALE

Legambiente chiede maggiore attenzione al fenomeno e annuncia la costituzione parte civile
Patti (Me), 17/01/2012 - Legambiente Nebrodi e l’Osservatorio regionale Ambiente e Legalità di Legambiente Sicilia intervengono in merito all’uccisione per avvelenamento dei 9 cani di Patti la cui vicenda è seguita dai volontari dell’Associazione LIDA sezione di Patti.

Si tratta di un vero e proprio atto criminale - ha commentato Tiziano Granata Vicepresidente di Legambiente Nebrodi e Responsabile dell’Osservatorio Ambiente & Legalità di Legambiente Sicilia - avvelenare un animale è un reato punito dall’art. 544-bis del codice penale, cioè uccisione di animali. Inoltre l’ art. 146 T.U. Leggi Sanitarie proibisce e punisce la distribuzione di sostanze velenose e prevede la reclusione da sei mesi a tre anni.

Legambiente chiede che i reati contro gli animali non vengano trattati come reati di serie b. Il fenomeno dell’avvelenamento dei cani si sta diffondendo sempre più e le responsabilità ricadono anche sulle amministrazioni comunali che non adottano politiche per la prevenzione del fenomeno del randagismo così come sta facendo l’associazione LIDA di patti impegnata nelle attività di sterilizzazione.

Legambiente chiede alle le Forze dell’ordine e la Magistratura di adoperarssi al fine di individuare il responsabile, contro il quale l’associazione si costituirà parte civile, ed all’amministrazione comunale di Patti di avviare immediatamente gli interventi di bonifica dell’area interessata dal riversamento di sostanze velenose.

Commenti

  1. Il problema è grave e deve essere affrontato seriamente da tutti forze dell'ordine, cittadini, amministrazioni e associazioni. Servono iniziative cocrete per fermare questi criminali. Purtroppo in questi casi i comunicati stampa non bastano e servono a poco o niente, e solo per avere visibilità.

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