Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

PROCESSO IBLIS, APPELLO DELL’ASAEC «PARTECIPARE PER UN CHIARO SEGNALE DALLA CITTÀ»

Venerdì 13 gennaio, ore 9.15, presso il Tribunale del capoluogo etneo
CATANIA, 11 gennaio 2012 - – «Venerdì 13 gennaio, alle ore 9.15, presso il Tribunale di Catania, comincerà il processo Iblis - nato dall'inchiesta dei Ros e della Procura della Repubblica di Catania su presunti rapporti mafia-politica-imprenditori – per gli imputati che hanno scelto il rito ordinario davanti alla Corte d’Assise di Catania. In questa sede, per la prima volta, verranno svelati gli interessi mafiosi che coinvolgono esponenti delle Istituzioni, dell'imprenditoria e della criminalità al fine di ottenere vantaggi personali a danno di tutta la collettività, e le posizioni di imprenditori collusi che spesso si dichiarano vittime del racket. Siamo certi che la partecipazione dei catanesi a questa prima udienza sarebbe un chiaro segnale per tutta la città».

È questo l’appello lanciato dai soci dell’Asaec - Associazione antiestorsione “Libero Grassi” di Catania - che chiedono a gran voce la partecipazione di tutta quella popolazione attiva, che da anni si batte affinché qualcosa possa finalmente cambiare: «Si tratta di un'occasione veramente importante per dimostrare a noi stessi e agli altri di stare dalla parte degli onesti e di essere contro le consorterie mafiose che, alterando la libera concorrenza, hanno relegato Catania agli ultimi posti delle classifiche negative – sottolineano i soci dell’Asaec - la povertà, l'arretratezza e la disoccupazione sono figlie di questi accordi perversi: qualche ora spesa in favore della nostra amata Catania e del futuro dei nostri figli potrebbe accrescere in noi l'orgoglio di essere catanesi».

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