1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

TOSAP PER I PASSI CARRABILI O PEDONALI NON DOVUTI ALLA PROVINCIA DI MESSINA

MESSINA, 11 GENNAIO 2012 - La provincia regionale di Messina ha inviato circa 8000 (ottomila) richieste di pagamento per la TOSAP (tassa occupazione suolo pubblico) per i passi carrabili prospicienti alle strade provinciali. Gli atti sono firmati dal comandante della polizia provinciale Antonino Carbonaro con il quale si richiede a chi abbia aperto un passo carrabile o pedonale di versare euro 197 per l’occupazione moltiplicata per 5 anni senza comunque aver verificato quando il passo è stato eventualmente aperto.
Ma tale balzello nato solo per far cassa da parte della Provincia e per iscrivere tali somme nel bilancio per rispettare il patto di stabilità sono illegittime e inapplicabili anche a seguito della sentenza n. 16733/2007 della Corte di Cassazione in merito ai cosiddetti passi carrabili a raso, ovvero di quelli che non richiedono tagli o interruzioni di marciapiedi esistenti. La maggior parte delle richieste della Provincia riguarda i passi a raso, per i quali, la Corte di Cassazione ha stabilito che senza taglio di marciapiede, listoni delimitativi o altre opere, “non determinano un’occupazione visibile del suolo pubblico” perché “manca qualsiasi opera o manufatto realizzato su suolo pubblico e non presenta interruzioni sul marciapiede o modifiche del piano stradale che permettano, al proprietario dell’accesso, una posizione ed un uso diverso del marciapiede da quello di cui può fruire tutta la collettività”.

L’atto inviato dalla Provincia è un atto tributario ma viziato sia perché manca il responsabile del procedimento sia perché manca l’organo presso cui ricorrere e i tempi entro cui farlo. Non si conosce neppure il numero della delibera con la quale è stato stabilito l’importo eventualmente dovuto, i mq risultano errati, non è indicato con precisione dove è stato aperto il passo carrabile o pedonale contestato.
L’Associazione Consumatori Siciliani ha predisposto un modello di contestazione. A giorni sarà notificata alla provincia una diffida a procedere e non si esclude la possibilità di una class action.

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