Banche: 1 milione di siciliani a forte rischio di esclusione sociale per la chiusura di sportelli

Banche in continuo abbandono.  In Sicilia 374mila persone non hanno accesso ai servizi bancari e altre 548mila hanno a disposizione un solo sportello. 1 milione di siciliani sono a forte rischio di esclusione sociale. Il risiko bancario potrebbe far aumentare la chiusura di sportelli. “La desertificazione bancaria è un’emergenza che impoverisce le comunità. Come Cisl e First Cisl Sicilia continueremo a battere sull’istituzione di un Osservatorio regionale sull’attività bancaria” 5 nov 2025 -   Le banche continuano a chiudere. Da gennaio a fine settembre 2025 altri 268 sportelli hanno cessato la loro attività. Sono adesso 3.419 i comuni italiani a secco di servizi finanziari e con il risiko bancario in corso il dato è destinato a peggiorare.   La Sicilia non si sottrae alla revisione commerciale del sistema bancario. Pure da noi spira forte il vento della desertificazione. 1 milione di cittadini è a forte rischio esclusione sociale. Il 20 per cento della popolazione reside...

MESSINA. TRISCELE: L'AZIENDA COMUNICA L'AVVIO DELLE PROCEDURE DI MOBILITÀ ALLO SCADERE DELLA CASSA INTEGRAZIONE

Lavoratori licenziati dal 1° Giugno: “Con questo gesto l'azienda svela il proprio fine vero : non riaprire e fare solo speculazione edilizia”
Messina, 22 marzo 2012 – Colpo di scena nella vertenza Triscele. Questa mattina mentre era in corso il terzo giorno di protesta davanti ai cancelli dell'azienda e in attesa dell'incontro convocato domani dal Prefetto, a casa dei 42 lavoratori sono stati recapitate le lettere di Avvio della Procedura di Mobilità a partire dalla data di scadenza della Cassa integrazione.
“Con la notifica di questo provvedimento, a partire dal 1 giugno, alla fine della Cassa integrazione, i lavoratori sono praticamente licenziati”, spiegano i segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil di Messina.

Ira dei lavoratori che si sentono traditi da quella proprietà che li aveva salvati appena 4 anni fa, al tempo del subentro all'Heineken, e ira anche da parte di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil che denunciano il mancato rispetto dell'accordo sottoscritto appena 3 giorni fa presso l'Ufficio provinciale del lavoro nel quale le parti si impegnavano a rimandare qualunque decisione all'incontro successivo, già fissato per il 16 aprile.

“Una grave forzatura da parte dell'azienda che così facendo ha però scoperto le proprie carte- commentano Mastroeni, Cipriano e Orlando di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil-. A questo punto è evidente come l'obiettivo vero dei Faranda non sia mai stato la riallocazione dello stabilimento in altra area ma semplicemente la chiusura di quello di via Bonino per inseguire il progetto di speculazione ”.

Incertezza ora sugli sviluppi della vicenda a meno di 24 ore dall'incontro già fissato dal Prefetto Alecci per domani.

Commenti