Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MESSINA: 4 PERSONE ARRESTATE MENTRE RUBANO IN UN DEPOSITO DI MOBILI

Messina, 11 maggio 2012 - Prosegue l’impegno dei Carabinieri della Compagnia di Messina Sud al fine di assicurare con l’attività di prevenzione, specie quella tesa a infrenare i reati di tipo predatorio, maggiori standard di sicurezza per i cittadini.
In tale contesto, proprio ieri mattina si è sviluppata l’attività che ha consentito di assicurare alla giustizia quattro individui, tutti ritenuti responsabili di tentato furto aggravato in concorso.
Il blitz dei Carabinieri è scattato nella tarda mattinata di ieri, quando i militari dell’Arma avendo notato degli strani movimenti di persone nei pressi di un deposito di mobili sito nella via Ernesto Cianciolo di Messina, hanno effettuato un accurato controllo su quanto si stava verificando.
Nella circostanza, giunti in prossimità del citato deposito, i Carabinieri accertavano che i prevenuti, i quali erano in compagnia di un minore, muniti di arnesi da scasso e di un avvitatore elettrico, erano intenti a smontare un grosso armadio, dei pensili da cucina ed un tavolo.

Immediatamente, i Carabinieri, dopo avere richiesto tramite la Centrale Operativa l’invio in supporto di altre pattuglie, decidevano di intervenire bloccando tutti i presenti che venivano identificati in RISTAGNO Giovanni, nato a Messina cl. 1972, falegname, CALVO Angelo, nato a Messina cl. 1969, muratore, CACOPARDO Antonino, nato a Messina cl. 1990, e ORLANDO Egidio, nato a Messina cl. 1983, i quali venivano arrestati per tentato furto aggravato in concorso.
Il minore, un 15enne messinese, veniva invece segnalato in stato di libertà alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Messina per il medesimo reato.
Al termine delle formalità di rito, i quattro messinesi veniva trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Messina Sud, in attesa di essere giudicati nel corso dell’udienza che si terrà con rito direttissimo presso il Tribunale di Messina nella giornta odierna.

Nel pomeriggio di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Messina Gazzi hanno notificato un provvedimento di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Messina, a carico di DELL’ACQUA Alessandro, nato a Messina cl. 1982, già noto alle Forze dell’Ordine, e sottoposto dal mese di agosto 2010 alla misura degli arresti domiciliari, per furto aggravato.
DELL’ACQUA Alessandro, secondo quanto indicato nel provvedimento custodiale, dovrà scontare una pena residua cinque anni e ventotto giorni di reclusione, poiché condannato per associazione per delinquere finalizzata alla produzione e spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato in concorso. I reati da cui è scaturita la condanna per il citato DELL’ACQUA Alessandro erano stati commessi a Messina tra gli anni 2002-2010.
Dopo la notifica del provvedimento, il 20enne DELL’ACQUA Alessandro è stato quindi accompagnato presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.

Nel pomeriggio di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di San Pier Niceto hanno notificato il provvedimento di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Messina, a carico di LOMBARDO Ignazio, nato a Messina cl. 1978, già noto alle Forze dell’Ordine.
LOMBARDO Ignazio, secondo quanto indicato nel provvedimento di esecuzione per la carcerazione, dovrà scontare quattro anni di reclusione, nonché corrispondere la multa di 400,00 euro poiché condannato per rapina ed estorsione.
I reati contestati al citato LOMBARDO Ignazio erano stati dallo stesso commessi nei Comuni di Rometta (ME) e Gualtieri Sicaminò (ME), rispettivamente dal mese di agosto al mese di dicembre 2007 ed il 27.12.2007.
Dopo la notifica del provvedimento, LOMBARDO Ignazio è stato quindi accompagnato presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.

Prosegue senza sosta, anche nel contrasto allo smercio di sostanze stupefacenti, il quotidiano impegno dei Carabinieri della Compagnia di Messina Centro che, ieri mattina, hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente un giovane messinese, detenuto agli arresti domiciliari, trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” pronta per essere immessa sul mercato locale.

In proposito, i militari componenti una pattuglia della Compagnia Carabinieri di Messina Centro, con l’ausilio di una unità cinofila dei Carabinieri di Nicolosi (CT), hanno arrestato in flagranza di reato ORLANDO Giovanni, nato a Messina, cl. 1989, in atto detenuto agli arresti domiciliari, per spaccio stupefacenti, in quanto trovato in possesso a seguito di perquisizione nell’abitazione di 16 confezioni di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” per complessivi 27 grammi, che era stata abilmente occultata all’interno di una consolle “Play Station”.
Stante la flagranza di reato, ORLANDO Giovanni è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

La droga, dopo essere stata recuperata ed opportunamente repertata, sarà trasmessa ai laboratori del RIS Carabinieri di Messina per le analisi qualitative e quantitative.
ORLANDO Giovanni, dopo le formalità di rito, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Messina, è stato tradotto presso il Tribunale di Messina per il giudizio direttissimo.

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