Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

PEPPINO IMPASTATO, LA REGIONE ACQUISISCE IL CASOLARE DI CINISI DOVE VENNE UCCISO

Palermo, 9 mag. 2012 - "La Regione, nella ricorrenza del 34° anniversario della tragica morte di Peppino Impastato, ha gia' avviato le procedure per l'espropriazione per pubblica utilita', sulla base di un progetto di realizzazione di un sito della memoria, del casolare e del terreno circostante a Cinisi ove egli fu ucciso. Contiamo in tal modo di poter celermente avviare i lavori per trasformare questo luogo simbolo dell'efferata violenza mafiosa in un museo della memoria e della testimonianza della resistenza che ad essa ha condotto Impastato, intendendone cosi' ricordare e commemorare l'impegno civile e giornalistico".
Lo ha detto l'assessore regionale per l'Economia, Gaetano Armao.

La Regione, a ottobre dell'anno scorso, giovandosi della previsione urbanistica comunale preordinata all'esproprio dell'area, aveva avviato le procedure per l'acquisto del sito da parte dei proprietari (mediante accordo bonario) per realizzare il museo ed eliminare la situazione di grave degrado del sito, opportunamente denunciata da Giovanni Impastato.

Tale soluzione, purtroppo, si e' rivelata impercorribile per l'ampia divergenza registratasi tra quanto offerto dall'amministrazione regionale, sulla base della perizia di congruita' del valore dell'immobile e del terreno, e quanto invece richiesto dai proprietari.

"Non avendo potuto raggiungere - ha spiegato Armao - un accordo con i proprietari e ritenendo di assoluta importanza raccogliere la richiesta venuta dalla societa' civile e dagli abitanti di Cinisi di recuperare questo luogo, in modo da farne occasione e strumento di conservazione della memoria della battaglia civile di Impastato e di attivita' per la comunita' locale, si e' ritenuto di intraprendere con la massima celerita' l'espropriazione, per la quale e' in corso l'iter, sono gia' disponibili le somme ed e' stato individuato il responsabile del procedimento. Procedura che contiamo di definire entro pochi mesi. Per il progetto della Regione di realizzazione della casa-museo, che sara' avviato non appena definita l'espropriazione e la ristrutturazione, sono gia' disponibili le risorse finanziarie.

Nell'anniversario della morte di Peppino Impastato volendo proseguire idealmente la sua lotta e onorare il suo sacrificio, intendiamo porre un punto di non ritorno nelle procedure che renderanno quel luogo strumento di educazione alla legalita' e di diffusione dei valori della partecipazione democratica".

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