Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

CESARÒ: PREGIUDICATO MAFIOSO ARRESTATO DAI CARABINIERI

Cesarò (ME), 12 luglio 2012 - I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Santo Stefano di Camastra, che negli ultimi giorni hanno intensificato i servizi di prevenzione con l’impiego di ulteriori pattuglie sul territorio, hanno assicurato alla Giustizia un 50enne, già noto alle Forze dell’Ordine, per violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
Il particolare servizio, finalizzato ad assicurare maggiori standard di sicurezza ai cittadini del comprensorio nebroideo, si è sviluppato su diversi Comuni di quel comprensorio in cui è competente il citato Comando territoriale dell’Arma.
In tale contesto, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa hanno sorpreso un sorvegliato speciale di 50 anni, mentre era alla guida di un’autovettura fuori dal centro abitato del Comune di Cesarò (ME).

Nella circostanza, i militari dell’Arma, impegnati come detto in un servizio di prevenzione dei reati, avendo riconosciuto il prevenuto, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, gli hanno immediatamente intimato l’ALT, identificandolo in CATANIA Salvatore, nato a Bronte (CT) cl. 1962, ma residente a Cesarò (ME), bracciante agricolo, il quale, da ultimo, nel 2010, è stato condannato dal Tribunale di Catania ad un anno e otto mesi di reclusione, poiché ritenuto promotore di un’associazione mafiosa che operava nella zona di Bronte (CT), Maniace (CT) e Cesarò (ME), collegata all’associazione mafiosa denominata “clan Santapaola” operante nel capoluogo etneo.

Nella circostanza, atteso che tra le prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione vi era quella di non commettere reati e che, invece il citato CATANIA Salvatore, ponendosi alla guida dell’autovettura senza la patente - ritiratagli a seguito della sottoposizione alla citata misura di prevenzione - è incorso in una sanzione penale, stante la flagranza di reato, veniva arrestato per violazione delle prescrizioni connesse alla misura di prevenzione e segnalato sempre alla medesima A.G., anche per guida senza patente.

Pertanto, CATANIA Salvatore come disposto dall’A.G., tempestivamente informata dai Carabinieri, è stato trasferito presso il proprio domicilio in regime degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto presso il Tribunale di Catania. Ieri, il Giudice del Tribunale etneo, dopo avere convalidato l’arresto del citato CATANIA Salvatore, ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere e, pertanto, il prevenuto è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Catania.

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