
Caronia, 2 agosto 2012 - I primi due giovani grifoni nati quest’anno nel Parco dei Nebrodi hanno iniziato a compiere i loro primi voli; gli altri, ancora nel nido, ma pronti ad involarsi anche loro. Il segno chiaro che anche per loro si avvicina il momento del loro “battesimo dell’aria” è il continuo allenamento delle loro ali.
Quest’anno, negli anfratti delle alte pareti delle Rocche del Crasto, il massiccio montuoso che sovrasta il paese di Alcara Li Fusi, sono state rilevate ben 11 nidificazioni di questo avvoltoio.
I giovani grifoni si involano a circa 120 giorni dalla nascita, quando hanno già raggiunto le dimensioni degli adulti e si riconoscono facilmente dagli altri per via della colorazione diversa del piumaggio, più scura, e del becco che è completamente nero, tonalità che poi progressivamente schiariscono negli anni.
Nelle prime settimane successive all’involo, i giovani grifoni seguiranno sempre i loro genitori nei giri di perlustrazione del territorio alla ricerca di cibo, dopo di che si distaccheranno dal nucleo familiare e si uniranno agli altri individui della colonia; infatti questi avvoltoi hanno uno spiccato comportamento sociale e, soprattutto nei primi cinque anni di vita, prima del raggiungimento della maturità sessuale, principalmente la sera, sono soliti raggrupparsi nei “dormitori comuni”, dei grandi anfratti presenti nei costoni rocciosi.
Non tutti gli individui nati nei Nebrodi si insediano nella colonia delle Rocche del Crasto; alcuni possono disperdersi ed andare a stabilirsi in altre colonie presenti nell’area mediterranea, così come giovani nati in altre regioni possono trasferirsi ed insediarsi nei Nebrodi; “A pochi mesi dall’involo, questi grandi uccelli veleggiatori sono in grado di spostarsi anche in regioni distanti migliaia di chilometri, spiega Antonio Spinnato zoologo del Parco “nel 2011 ad ottobre si è insediato nella nostra colonia un giovane grifone proveniente dalla Croazia, che era stato inanellato nel nido nell’isola di Cherso a giugno dello stesso anno; lo abbiamo potuto riconoscere grazie al codice specifico dell’anello, che consente di distinguere il singolo individuo”.
“Questo è l’ottavo anno consecutivo che i Grifoni nidificano nel territorio del Parco – ha dichiarato soddisfatto Filippo Testagrossa, dirigente dell’Ufficio Conservazione della Natura - e quello dell’involo dei giovani è il momento più atteso e rilevante di tutte le fasi del progetto di reintroduzione di questa specie attuato dall’Ente Parco, che corona ampiamente tutti gli sforzi e le risorse impiegate per poterlo realizzare. La colonia dei Nebrodi, che conta oltre 60 individui, adesso potenzialmente rappresenta il nucleo fondatore per la reintroduzione del grifone anche in altre aree della Sicilia”.
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