Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

SPENDING REVIEW. SCILIPOTI (MRN): LA REVISIONE DELLA SPESA HA SENSO SE CONTESTUALE ALLA RIAPPROPRIAZIONE DELLA SOVRANITA' MONETARIA

Roma, 02/08/2012 - "Delegare alla BCE la strategia d'uscita dalla crisi, vuol dire perpetuare la nostra subalternità ai mercati e a chi li manovra o li tollera e in primo luogo alla BCE, in nome di un liberismo finanziario senza regole". Così l'On. Domenico Scilipoti, Segretario Nazionale MRN. "Contro questa tendenza che ha già causato enormi danni alla nostra economia reale, bisogna in primo luogo tornare all'emissione della moneta da parte dello Stato italiano, concedendo credito alle PMI ed alle famiglie italiane con il ricavato del reddito da sovranità monetaria, eventualmente, anche attraverso un nuovo Istituto statale di emissione della quota euro assegnata al nostro Paese. In secondo luogo- continua il Deputato MRN- decidere se puntare alla riforma del Trattato di Lisbona, per trasformare la BCE, che oggi è un organismo legato a doppio filo col mondo della speculazione finanziaria transazionale, in Banca federale europea controllata dagli Stati facenti parte dell'eurosistema, oppure, se tale obiettivo risultasse impossibile da eseguirsi, tornare alla lira". "La vecchia cara lira- conclude l'On. Scilipoti- affossata quattordici anni fa da Prodi sulla base di un tasso di cambio iniquo con l'euro, che ha letteralmente dimezzato i redditi fissi dei lavoratori e degli impiegati italiani.

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