1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

A LEZIONE DI MAFIA CON PIETRO GRASSO PER CAPIRE I SEGRETI DI COSA NOSTRA

21/09/2012 - Lunedì 24 settembre alle 23.00 su rai Storia e domenica 30 alle 20.30, va in onda il secondo appuntamento "Lezioni di mafia", una serie in dodici puntate di Pietro Grasso, Giuseppe Giannotti e Davide Savelli, scritta con Alessandro Chiappetta e Aldo Pecora, per la regia di Graziano Conversano. Un testimone d’eccezione, il Procuratore Nazionale Antimafia, racconta per la prima volta in televisione tutti i segreti dell’organizzazione criminale più potente e sanguinosa del mondo.

 Dodici puntate per scoprire dall’interno i rituali di affiliazione, le biografie nere, le regole, la vita quotidiana, i meccanismi di governo, i delitti, le connivenze di Cosa Nostra, gli intrecci diabolici tra stato e mafia, il futuro e le nuove capitali dell’impero malavitoso. Il programma non è un semplice racconto storico ma uno scavo antropologico, umano e giornalistico dove storia e attualità si fondono. La puntata è dedicata a “IL CONSENSO”. I rituali di costruzione dell’identità dell’organizzazione permettono a Cosa Nostra di radicarsi sul territorio, guadagnando consenso interno ed esterno. Prova ne sia la storia di un “decalogo” trovato in covo: le dieci regole da seguire per far parte dell’organizzazione. “Senza il consenso – spiega Pietro Grasso – la mafia non esiste”.

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