Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

ANNI ‘70: PINELLI, FELTRINELLI, CALABRESI, DI POLITICA SI MUORE

03/09/2012 - Correva l'Anno, in onda martedi' 4 settembre alle 23.55 su Rai3, propone ANNI ‘70: DI POLITICA SI MUORE di Andrea Orbicciani. Una puntata sugli anni Settanta raccontando quattro storie a loro modo esemplari del decennio definito della “strategia della tensione” o degli “opposti estremismi”. Tutte e quattro le vicende sono in qualche modo legate a quella che viene ormai definita “la madre di tutte le stragi”: quella di Piazza Fontana a Milano.

Si comincia dal ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, che appena tre giorni dopo la strage precipita dalla finestra del quarto piano della Questura di Milano, dove era trattenuto per essere interrogato. “Ucciso innocente” o “innocente morto tragicamente”, come si legge nelle due diverse lapidi che oggi lo ricordano?

Si prosegue con l’editore Giangiacomo Feltrinelli, che proprio a seguito di quella strage decide di entrare in clandestinità e di diventare il principale finanziatore di gruppi che scelgono la strada della lotta armata. Morirà dilaniato da un’esplosione ai piedi di un traliccio dell’alta tensione: una morte misteriosa su cui si sono di recente aperti nuovi retroscena.
Il commissario di polizia Luigi Calabresi è uno dei primi a cui vengono affidate le indagini su piazza Fontana: accusato da una parte consistente dell’opinione pubblica di essere il principale responsabile della morte di Pinelli, sarà ucciso da due colpi di pistola sparati alle spalle, a pochi passi da casa sua.

La puntata si conclude con la vicenda del sostituto procuratore Emilio Alessandrini, uno dei magistrati che fa imboccare alle indagini sulla strage di piazza Fontana la pista decisiva della destra eversiva, ma che si vedrà “sfilare” dalle mani quell’inchiesta, per poi essere a sua volta assassinato, alla fine del decennio, da un commando di terroristi di sinistra.
In conclusione, come di consueto, l’editoriale di Paolo Mieli.

Ufficio stampa Rai

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