Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

INCENDIATO UN BARCONE UTILIZZATO DAI MIGRANTI, LA SOLIDARIETÀ DEI VESCOVI ALLA PARROCCHIA DI LAMPEDUSA

Palermo, 22 settembre 2012 - L’Ufficio Regionale per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Siciliana e il vescovo delegato per le Migrazioni, mons. Calogero La Piana, esprimono fraterna vicinanza alla parrocchia di Lampedusa e al suo ministro, don Stefano Nastasi, per il rogo appiccato a uno dei barconi custoditi nel recinto della "Casa della Fraternità" e utilizzati dai migranti per la traversata del Mediterraneo. All'Associazione “Askavusa”, a cui è stata affidata l'imbarcazione, per collocarla all’interno del tanto atteso “Museo delle Migrazioni”, la Migrantes delle Chiese di Sicilia manifesta la propria solidarietà e la invita a non abbandonare un progetto così importante.

L’Ufficio Regionale, inoltre, rileva con preoccupazione il riproporsi, sulla principale Isola delle Pelagie, di un clima di intolleranza e rifiuto. Il gesto violento e le minacce di pochi sconsiderati mettono in pericolo la crescita e il consolidamento di quel sentimento di collaborazione che ha consentito, a Lampedusa e Linosa, di fornire al mondo un esempio limpido di umanità e carità cristiana. Come dimenticare che nei mesi della Primavera araba, nel 2011, decine di migliaia di migranti attraversarono il Mediterraneo in fuga da guerre, fame e oppressione e su quelle Isole trovarono un approdo di umanità?

L'invito è, ancora una volta, quello di non disperdere questo patrimonio, che non è solo lampedusano, ma italiano, europeo e mondiale; l'invito è, ancora una volta, quello di continuare a coltivare le ragioni della speranza e dell'umanità e di non lasciarsi sopraffare dalle azioni di qualche sconsiderato, ancora più gravi se si considera che sono state portate a termine pochi giorni dopo una di quelle stragi del mare che hanno fatto delle acque del Mediterraneo un cimitero. In passato, altre fiamme hanno minacciato la "Casa della Fraternità", ma per spegnere quelle appiccate a uno dei barconi simbolo del viaggio dell'umanità migrante, è necessaria l'azione responsabile di tutti i testimoni di un dolore che spesso non trova parole, ma cerca risposte in ciascuno di noi.

Commenti