Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

INCENDIATO UN BARCONE UTILIZZATO DAI MIGRANTI, LA SOLIDARIETÀ DEI VESCOVI ALLA PARROCCHIA DI LAMPEDUSA

Palermo, 22 settembre 2012 - L’Ufficio Regionale per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Siciliana e il vescovo delegato per le Migrazioni, mons. Calogero La Piana, esprimono fraterna vicinanza alla parrocchia di Lampedusa e al suo ministro, don Stefano Nastasi, per il rogo appiccato a uno dei barconi custoditi nel recinto della "Casa della Fraternità" e utilizzati dai migranti per la traversata del Mediterraneo. All'Associazione “Askavusa”, a cui è stata affidata l'imbarcazione, per collocarla all’interno del tanto atteso “Museo delle Migrazioni”, la Migrantes delle Chiese di Sicilia manifesta la propria solidarietà e la invita a non abbandonare un progetto così importante.

L’Ufficio Regionale, inoltre, rileva con preoccupazione il riproporsi, sulla principale Isola delle Pelagie, di un clima di intolleranza e rifiuto. Il gesto violento e le minacce di pochi sconsiderati mettono in pericolo la crescita e il consolidamento di quel sentimento di collaborazione che ha consentito, a Lampedusa e Linosa, di fornire al mondo un esempio limpido di umanità e carità cristiana. Come dimenticare che nei mesi della Primavera araba, nel 2011, decine di migliaia di migranti attraversarono il Mediterraneo in fuga da guerre, fame e oppressione e su quelle Isole trovarono un approdo di umanità?

L'invito è, ancora una volta, quello di non disperdere questo patrimonio, che non è solo lampedusano, ma italiano, europeo e mondiale; l'invito è, ancora una volta, quello di continuare a coltivare le ragioni della speranza e dell'umanità e di non lasciarsi sopraffare dalle azioni di qualche sconsiderato, ancora più gravi se si considera che sono state portate a termine pochi giorni dopo una di quelle stragi del mare che hanno fatto delle acque del Mediterraneo un cimitero. In passato, altre fiamme hanno minacciato la "Casa della Fraternità", ma per spegnere quelle appiccate a uno dei barconi simbolo del viaggio dell'umanità migrante, è necessaria l'azione responsabile di tutti i testimoni di un dolore che spesso non trova parole, ma cerca risposte in ciascuno di noi.

Commenti