Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

SERIT: CLEMENZA E SOLLIEVO, AL POSTO DI GANASCE E INTERESSI BANCARI

Solo un abbattimento degli oneri per tardato pagamento e reali agevolazioni potrebbero dare sollievo ai contribuenti siciliani. Solo un atto di reale clemenza potrebbe dare conforto alla gente. Alla riduzione degli amministratori e dei compensi non crede nessuno. La riduzione di strutture amministrative potrebbe rivelarsi l'ennesima batosta per i siciliani, sempre più lontani da un 'creditore' irraggiungibile e distante, non contattabile e sfuggente.  Vogliamo chiamarla sanatoria? Chiamiamola, se può aiutare la gente a non annegare

Palermo, 2 settembre 2012 - Dal primo settembre la Serit Sicilia spa, la societa' che ha gestito la riscossione dei tributi nell'Isola diventa “Riscossione Sicilia”, una società per azioni partecipata direttamente al 90% dalla Regione Siciliana e per il 10% da Equitalia spa, la quale cosa basterebbe da sola a far venire i brividi.

La riconversione rientra nell'ambito della riduzione delle società partecipate dalla Regione siciliana, che diverrebbe pertanto “l'Agente di riscossione” dei siciliani. “La concentrazione a breve sarà seguita da un ampio processo di riorganizzazione - si legge in una nota della Regione - puntando a contenere e razionalizzare la spesa pubblica, con riduzione di strutture amministrative, amministratori e compensi.”

L'assessore per l'Economia Gaetano Armao, illustrerà i contenuti e gli effetti dell'operazione in una conferenza stampa, insieme ai vertici della società, martedì 4 settembre in Via Notarbartolo a Palermo. Solo allora sapremo dalla loro viva voce che cose ci attende.

Perchè a tradurre in considerazioni quanto viene annunciato nella nota non ci sarebbero grandi margini. La riduzione di strutture amministrative - infatti – potrebbe rivelarsi l'ennesima batosta per i siciliani, sempre più lontani da un 'creditore' irraggiungibile e distante, non contattabile e sfuggente, quasi ectoplasmatico.

Alla riduzione degli amministratori non crede nessuno. Quanto alla riduzione dei compensi non crediamo che in Italia (o in Sicilia) sia mai accaduto niente del genere, nemmeno nei tempi peggiori, come quelli che stiamo vivendo, in cui gli unici tagli si stanno abbattendo negativamente sui cittadini e sui contribuenti, cui vengono 'tagliati' i soldi nelle tasche con la maggiorazione degli oneri e il moltiplicarsi degli interessi bancari.

Solo un 'abbattimento' degli oneri accessori, interessi di mora per tardati pagamenti, riduzioni e reali agevolazioni nei pagamenti potrebbero interessare i contribuenti siciliani. Solo un atto di reale clemenza pianificatrice potrebbe dare sollievo alla gente, a chi riuscendo a mettersi al pari con tasse e balzelli pregressi avrebbe la possibilità di risollevarsi, sia economicamente che psicologicamente e moralmente.

In mancanza di ciò per la gente più che un cambio di nome non si coglierebbe. Vogliamo chiamarla sanatoria? Chiamiamola, che c'è di male se può aiutare la gente a salvarsi, a non annegare?

d.m.c.
____

Commenti