Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

TUSA: COI CAPELLI IN FIAMME 'PIROMANE' SALVATA E DENUNCIATA

MESSINA, 21/09/2012 - Lo scorso 19 settembre 2012 il personale del Distaccamento di Tusa unitamente alla Squadra Antincendio interveniva in località Canale/Moscatello in grado di Tusa al fine di procedere allo spegnimento di un incendio segnalato precedentemente dalla vedetta Tusa 51 che stava interessando un Uliveto. Arrivati sul luogo gli operatori sentivano dei lamenti e richiesta d’aiuto provenire dal luogo in cui era in atto l’incendio.

Prontamente si portavano sul posto e rinvenivano a terra una persona con i vestiti e i capelli in fiamme, immediatamente le fiamme venivano soffocate e la persona tratta in salvo, si provvedeva nell’immediatezza ad avvisare il 118 per il trasporto in ospedale la persona presentava evidenti ustioni alle gambe alle mani e con i capelli completamente bruciati, la stessa veniva condotta dall’ambulanza all’ospedale di Cefalù. Dalle indagini esperite nell’immediatezza e dai rilievi tecnici risultava che la D.M. R. aveva proceduto a bruciare delle sterpaglie non potendo più controlla fiamme, il fuoco si propagava all’uliveto e dava origine all’incendio. La stessa persona veniva deferita all’Autorità giudiziaria di Mistretta, per il reato di incendio colposo previsto dagli artt. 423 e 449 del C.P. L’operazione è stata condotta con il coordinamento dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina.

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