La Commissione Antimafia a Siracusa per la mappatura dello stato di Cosa Nostra in Sicilia

Commissione regionale Antimafia lunedì a Siracusa per incontrare i vertici istituzionali della provincia. La commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia. Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con il comandante provinciale dei Carabinieri, Dino Incarbone. Poi alle 15.30 l'incontro con i sindaci del Siracusano per discutere dei problemi relativi alla presenza della criminalità organizzata nel territorio.  Palermo, 5 aprile 2025– Si ricorda ai gentili colleghi che la commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia.  Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con...

LOMBARDO: "CROCETTA NON PORTA OROLOGI INGOMBRANTI, MI SENTO LIBERO DA SANGUISUGHE E PARASSITI"

Lo scrive sul suo blog l'ex Governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, dopo la chiacchierata, in occasione della cerimonia di insediamento, con il nuovo Presidente della Regione, Rosario Crocetta: "Abbiamo passato in rassegna alcune emergenze e l’uomo mi è sembrato informato e determinato. Gli ho consegnato l’ingombrante “orologione” del sultano dell’Oman, tutto oro e diamanti. Non credo che lo indosserà. Oggi (ieri, ndr) invece lunga gita con mia moglie nella provincia di Ragusa. Non capitava da almeno 5 anni. Ho ripreso a guidare dopo almeno una dozzina d’anni. Ho incontrato molti amici in credito di una visita. Nel mentre, il Partito dei Siciliani si interrogava “sull’eredità”, su chi deve possederla e perché...."

Palermo, 11/11/2012 - Rosario Crocetta, cortese e interessato. Mi è sembrato informato e determinato, interessato a non farsi legare le mani dalle logiche del palazzo e di certa politica. Niente eolico. Lo smaltimento dei rifiuti ai comuni e per il resto raccolta differenziata. Niente termovalorizzatori. Avanti nella riforma sanitaria. Il mio punto di vista? Su un programma di riforme radicali o, come le chiama lui, rivoluzionarie, credo meriti incondizionato appoggio.

Gli ho consegnato l’ingombrante “orologione” del sultano dell’Oman, tutto oro e diamanti. Non credo che lo indosserà.Nel mentre, il Partito dei Siciliani si interrogava “sull’eredità”, su chi deve possederla e perché. Una quarantina tra candidati e componenti di un cosiddetto comitato regionale su 240 e un centinaio di accompagnatori, tifosi, curiosi. Mi hanno riferito.

Spiacciono le parole, non pronunziate in sala, di qualche aspirante sciacallo, ma è messo nel conto. Non è la prima volta che mi capita di riflettere sulle miserie di qualche uomo. Pochi in verità. Mi sento libero e liberato da sanguisughe, parassiti e servi sciocchi che nel frattempo si sono affrancati. Non mi convincono le correnti organizzate. Di cosa stiamo parlando?

Della corrente separatista? Di quella secessionista o della corrente filo governativa? Mi sembra piuttosto il preludio di qualcos’altro. Ai tanti liberi e forti dell’Autonomia, a chi me lo ha chiesto, consiglio di aprirsi al mondo. Di coinvolgere i siciliani e di abbandonare le comodità del Palazzo; di eleggere democraticamente i capi; di sapere interpretare il dramma della povertà, del bisogno, del lavoro che non c’è. Io ho fatto la mia parte. E l’ho fatta fino in fondo scommettendo tutto me stesso. Ora spetta a loro.

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