Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

BARCELLONA P.G., RUSSO (PD): “AL PARTITO DEMOCRATICO NON INTERESSA ‘UN POSTO IN GIUNTA’ NÉ LO HA MAI CHIESTO”

Barcellona P.G., 6 dicembre 2012 - In merito alle dichiarazioni del Sindaco M.T. Collica durante la Conferenza Stampa del 17 Novembre che riguardano il PD è opportuno ribadire e chiarire quanto già avevo dichiarato durante l'intervista rilasciata a questo giornale pubblicata il 15 novembre.
Il Sindaco non può disconoscere che l'apporto del Partito Democratico alla sua elezione è stato pacifico e determinante, ma non solo. Il sostegno del PD, infatti, anche se poggiava sugli originari due consiglieri e ora su un terzo ma anche sulla fattiva collaborazione di un quarto, è un sostegno, prima di tutto, di natura ideale che, con i risultati elettorali recenti, e si spera futuri, è destinato sempre più a rafforzarsi e, nelle condizioni politiche e istituzionali barcellonesi, non può che andare ad appannaggio del Sindaco e della sua Giunta, pur se il mancato coinvolgimento del PD rimane un fatto politico del tutto singolare e incomprensibile.
Tali premesse, però, non possono in alcun modo autorizzare il Sindaco a snobbare il potenziale politico del PD rispetto ad un corretto rapporto con l'attività dell'Amministrazione.

In altre parole, il PD non deve e non può più continuare a supportare la Giunta incondizionatamente, ovvero quali che siano i provvedimenti da votare, poichè ciò equivarrebbe ad uno snaturamento della autonomia della funzione del gruppo consiliare il quale, in armonia con il Partito, d'ora in poi valuterà quali atti proposti dall'Amministrazione siano utili e necessari per la collettività in attuazione di quei principi di equità, tutela e progresso dei cittadini che stanno a cuore al PD.

Si ribadisce, comunque, che al Partito Democratico non interessa "un posto in giunta" né lo ha mai chiesto.
Piuttosto, al PD interessa caratterizzare con la dignità è il rango che gli compete, le scelte politico-programmatiche del futuro della città, cui intende dare il suo contributo di idee.

Su tali basi, la proposta del Sindaco di mettere in piedi un generico staff di venti persone appare, allo stato, un iniziativa evanescente e non utile allo scopo, specialmente se, come lo stesso Sindaco ha dichiarato, la rinascita della città è affidata solo alla forza propulsiva dei laboratori di quartiere.
Comprendiamo che questi primi mesi sono serviti ad avere una idea delle innumerevoli "problematiche ataviche" della città, ma vorremmo che il Sindaco a sua volta si convincesse che il Partito Democratico non è da considerare un problema, ma al contrario una preziosa risorsa che non va né sminuita né accantonata pena, se no, l'annichilimento della giunta che, a dispetto delle vane parole, è frutto essa stessa di una alleanza tra movimenti associazioni e partiti, e che questi ultimi non sono il male della politica ma vanno aiutati a fare buona politica in conformità alla loro tuttora valida natura costituzionale, ravvivata dalle recenti fruttuose primarie del centrosinistra.

Ebbene, il Partito Democratico di Barcellona vuole raccogliere la sfida della buona politica e contribuire al successo di questa Giunta, ma non può e non deve abdicare alla sua dignità ed indipendenza di giudizio sulla validità di scelte che non sono espressione di un'elaborazione progettuale condivisa.
Auspico, quindi, che il Sindaco non si rinchiuda nel recinto del suo gruppo di vertice ma sappia avviare, come voglio credere, su tutte le questioni poste, un confronto leale e approfondito col Partito Democratico il quale è convinto che sul dialogo la chiarezza e il rispetto sia possibile costruire un futuro.

Francesco Russo

Commenti