Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

FORMAZIONE IN SICILIA. IL PDCI A CROCETTA: "AVVIARE LA PROCEDURA DI INCOMPATIBILITA’ PURE CON L'AZIONE POPOLARE"

Messina, 12/12/2012 - “L’ultima puntata televisiva di Report ha evidenziato forti anomalie nella gestione dei fondi per i corsi di formazione professionali chiamando in causa ben individuati soggetti. Il Partito dei Comunisti Italiani si dichiara nauseato e chiede al Presidente Crocetta di avviare la procedura, prevista dalla L.R. 22 del 5.12.2007, che dichiari incompatibile la carica di Deputato Regionale con chi ricopre una funzione di preminente interesse negli Enti in questione”. Lo dichiara Antonio Bertuccelli, segretario Provinciale Pdci di Messina.

“L’Art. 10 ter al punto 2 della Legge suddetta specifica chiaramente che “ i deputati regionali non possono ricoprire cariche o uffici di qualsiasi specie in enti pubblici o privati, istituti, consorzi, aziende, agenzie, enti dipendenti dalla Regione ovvero soggetti alla sua tutela o vigilanza, per nomina o designazione del Governo regionale o di organi dell’Amministrazione regionale.”

“Al Presidente Crocetta diciamo che non è “rivoluzione” solamente bloccare i finanziamenti agli enti che fanno riferimento a enti di formazione che fanno capo anche indirettamente a politici. Bisogna che si applichi la legge, quella stessa legge che prevede, all’Art. 10 quater, che “i deputati regionali non possono ricoprire cariche, né esercitare funzioni di amministratore, presidente, liquidatore, sindaco o revisore, direttore generale o centrale, consulente legale o amministrativo con contratto di carattere continuativo in associazioni, enti, società o imprese che gestiscano servizi di qualunque genere per conto della Regione o di enti regionali, o ai quali al Regione contribuisca in via ordinaria, direttamente o indirettamente (punto a) e, inoltre, in enti, istituti, agenzie o aziende sottoposti a tutela o vigilanza della Regione. Ci pare che gli elementi ci siano tutti per interessare l’Ufficio di Presidenza sulla evidente incompatibilità”.

“Da parte nostra - conclude il segretario comunista - stiamo valutando l’ipotesi di perseguire tutte quelle azioni legali (ad esempio ricorso all'azione popolare) e sociali che abbiano come finalità il ripristino, forzato ed indotto, di quella legalità senza la quale il nostro Paese tutto è, trannechè un'organizzazione sociale libera e democratica”.





L’Ufficio Stampa Pdci Messina

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