Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

MESSINA, ILLEGITTIMO PER IL GIUDICE IL TRASFERIMENTO DI DUE LAVORATORI DELLA VIA LATTEA

Messina, 6 dicembre 2012 – La società La Via Lattea S.p.A. di Messina facente parte del noto "Gruppo Euronics" è stata condannata a riassegnare due lavoratori, iscritti alla Fisascat-Cisl di Messina, presso l'originaria sede lavorativa sul presupposto della illegittimità dei trasferimenti adottati nei confronti dei due dipendenti sindacalizzati.

Il Tribunale del Lavoro di Messina - in composizione collegiale - con ordinanze del 9 e del 22 novembre 2012 ha ritenuto fondate le tesi difensive del legale della Fisascat Cisl e ha pertanto sospeso l'efficacia del trasferimento dei due lavoratori.

Sulla base dell'istruttoria svolta il Collegio ha, infatti, ritenuto "insussistenti" le ragioni tecniche, organizzative e produttive addotte dalla datrice di lavoro a sostegno dei provvedimenti di trasferimento, ragioni che, com'è noto, devono essere "comprovate" (art. 2103 cod..civ.) e, dunque, serie, dovendosi, tra l'altro, operare un bilanciamento di interessi tra le ragioni dell'azienda e quelle del lavoratore.

Ciononostante, il lavoratore vittorioso, giunto nella originaria sede di lavoro per riprendere servizio, si è sentito dire che non si sapeva nulla del suo rientro in Azienda ed è stato mandato via.

Immediata la reazione del Segretario Generale della Fisascat-Cisl, Pancrazio Di Leo: "Il comportamento aziendale è la punta dell'iceberg di una serie di comportamenti vessatori di cui sono stati fatto oggetto i nostri due iscritti. Faremo tutto quanto ci consente la legge per far sì che i provvedimenti giudiziali vengano rispettati e non restino, invece, lettera morta con ulteriore mortificazione dei diritti e delle aspettative dei lavoratori".


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