Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

OPERAZIONE "FLY AND DRIVE": FALSI PILOTI D’AEREO TRUFFAVANO BANCHE E SOCIETÀ D’AFFARI

Fingendo di essere piloti di compagnie aeree e utilizzando documenti falsi acquistavano auto e moto di grossa cilindrata con un prestito; dopo avere pagato le prime rate gli indagati le rivendevano ai privati a prezzi fuori dal mercato. La banda ha truffato banche, uffici postali, società finanziarie e concessionarie di auto

Catania, 23/01/2013 - Inesistenti piloti compravano autovetture con documenti falsi: si tratta di 10 persone, tutte catanesi, scoperte e arrestate dalla polizia stradale di Ragusa e dal Compartimento di Catania. Gli arrestati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alle truffe, alla fabbricazione di documenti falsi e sostituzione di persona.
Dalle investigazioni è emerso che i criminali, fingendo di essere piloti di compagnie aeree e utilizzando documenti falsi, acquistavano auto e moto di grossa cilindrata con un prestito; dopo avere pagato le prime rate, gli indagati le rivendevano ai privati a prezzi fuori dal mercato.

Con questo meccanismo la banda ha truffato banche, uffici postali, società finanziarie e concessionarie di auto, e utilizzato 11 carte di credito rubate a stranieri.
L'indagine, denominata "Fly and drive" prende il via nel settembre del 2011, dopo che alcuni componenti della banda, presentando documenti falsi e fingendosi piloti ed assistenti di volo di una compagnia aerea, hanno acquistato in una concessionaria di Ragusa una Jeep del valore di 43 mila euro.
Nei giorni successivi si sono presentati alla stessa concessionaria altri componenti dell'associazione, che si sono qualificati come colleghi dell'acquirente della Jeep. Questi ultimi hanno comprato 3 autovetture di grossa cilindrata.
Le indagini, effettuate grazie ad intercettazioni e pedinamenti, hanno permesso di identificare tutti i componenti dell'associazione.

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