Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

S. ALFANO (PRES. CRIM): “RESTITUIRE DIGNITÀ A IGNAZIO ALOISI”

PALERMO, 26 GEN 2013 - "A 22 anni dal giorno in cui Ignazio Aloisi fu ucciso con due colpi di pistola davanti agli occhi della figlia quattordicenne, non è stata fatta giustizia. Oggi Donatella Aloisi e la sua famiglia stanno ancora aspettando che lo Stato riconosca questo sacrificio concedendo lo status di vittima innocente della mafia a Ignazio Aloisi,
morto per aver coraggiosamente testimoniato contro un affiliato ai clan messinesi, in terra di mafia e di omertà. Negare questo riconoscimento significa calpestare la sua memoria e la sua dignità di uomo perbene e di testimone di giustizia".

Lo ha detto Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea e dell'Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, ricordando l’anniversario dell’omicidio della guardia giurata Ignazio Aloisi, avvenuto il 27 gennaio del 1991 nei pressi dello stadio “Celeste” di Messina. Aloisi fu ucciso per aver testimoniato al processo su una rapina al portavalori sul quale prestava servizio. Il rapinatore, Pasquale Castorina, legato ad un clan messinese, grazie alla testimonianza resa da Aloisi, fu condannato a 8 anni di reclusione, e, dopo aver scontato la sua pena, consumò la sua vendetta, prima “eliminando fisicamente Aloisi – sottolinea Sonia Alfano – poi, da morto, a quindici anni di distanza dai fatti, calunniandolo. Oggi - conclude - il mio pensiero corre ad Ignazio Aloisi e alla sua famiglia, alla quale va il mio più sincero affetto”.

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