Orchestra sinfonica siciliana: “Vergognoso quanto sta succedendo, presenterò un'interrogazione”

Cracolici: “Vergognoso quanto sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana, presenterò interrogazione” Palermo, 29 Aprile - “Quello che sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana è vergognoso: è assurdo che dopo mesi abbiamo un presidente che si è dimesso, un’incompatibilità del Sovrintendente e un governo regionale che non prende alcuna iniziativa per ridare delle garanzie e stabilità ai vertici della Foss. Tutto questo accade in un momento nel quale la cultura viene considerata solo un poltronificio e non uno strumento per attrarre e veicolare l'immagine di una Sicilia attiva e intraprendente”.  Lo dice Antonello Cracolici, deputato Pd all'Ars e primo firmatario di un'interrogazione presentata per “Far assumere iniziative immediate e per ridare certezza a un ente – aggiunge Cracolici – mentre il governo, ripiegato su logiche di occupazione del potere, non riesce neanche a svolgere l'attività di ordinaria amministrazione. Oltretutto, vorrei ricordare

FRANCO BATTIATO. TRANCHIDA: “SOLO UN ELENCO DI FALSITA’ GROSSOLANE ED ACCUSE SOMMARIE”

L'ex assessore al turismo della regione siciliana, Daniele Tranchida, risponde alle dichiarazioni del suo 'erede', il cantautore Franco Battiato: "Quelle rilasciate ieri da Battiato - scrive Tranchida in una nota - sono affermazioni del tutto gratuite, frutto di approcci approssimativi, di mancata conoscenza dei problemi.
Una cosa è affermare di trovarsi, al momento, in carenza di fondi, altra cosa è dire “hanno rubato tutto”. Falsità grossolane ed accuse sommarie, senza un minimo di riscontro plausibile". Quella che segue è l'argomentata nota di Tranchida

Palermo, 08/02/2013 - Quelle rilasciate ieri da Battiato in conferenza stampa sono affermazioni del tutto gratuite, frutto di approcci approssimativi, di mancata conoscenza dei problemi e delle varie questioni sul tappeto e/o di insufficiente ricognizione. Falsità grossolane ed accuse sommarie, senza un minimo di riscontro plausibile.

Credo che chi ricopra incarichi istituzionali abbia l’obbligo e il dovere, quando fa dichiarazioni così gravi, di scendere nel merito e di dire chi, dove, come e quando, avrebbe sperperato denaro pubblico. Battiato e Rais, inoltre, non sanno di cosa parlano, quando imputano all’Assessorato al Turismo la gestione dei siti culturali (di risaputa competenza dei Beni culturali); o quando affermano che i nuclei di valutazione saranno gratuiti, dimenticando di dire che, già da tempo, sono tali in virtù di un’iniziativa da me avviata (lanciando accuse false di parentopoli senza alcun senso, visto che i critici, gli specialisti e i docenti, membri di queste commissioni, non erano parenti né fra loro, né tantomeno con il sottoscritto, né con gli ex dirigenti del Dipartimento); o quando disquisiscono dello sbigliettamento di eventi che, per legge, non possono averne. Una cosa è affermare di trovarsi, al momento, in carenza di fondi (condizione tipica di ogni esercizio provvisorio), altra cosa è dire “hanno rubato tutto”.

Sono un docente universitario a cui, in un preciso momento storico, è stato chiesto di prestare la sua opera, in qualità di tecnico di area, nel governo regionale siciliano. Ho accettato l’incarico, svolgendo il mio compito con la serietà, l’onestà, e la coerenza intellettuale che, da sempre, mi contraddistinguono. Motivo per cui non permetto a nessuno di offendere e di mettere in discussione la mia dignità personale e la mia correttezza, riservandomi perciò di ricorrere a vie legali contro affermazioni generiche e diffamatorie.

Forse bisognerebbe scomodare lo scienziato russo Ivan Pavlov e la sua teoria sui riflessi condizionati per analizzare la surreale e grottesca conferenza stampa tenuta dall’Assessore al turismo Franco Battiato e dal suo nuovo direttore generale Alessandro Rais. Ovvero quando un segnale (in questo caso le accuse indiscriminate e fuorvianti contro le amministrazioni precedenti) diventa la spia di un evento che sta per verificarsi (le probabili imminenti valanghe di chiarimenti e domande sull’inerzia del Dipartimento al Turismo, dopo tre mesi dalla nascita del nuovo governo regionale, da parte di tutte le categorie interessate).
Ma l’esigenza di prevenire eventuali critiche, giustificate o meno che siano, non può certo comportare l’abituale ed abusata tecnica dello “scaricabarile”.

Tutto quello che è stato pianificato e progettato nel corso di questi ultimi due anni sui Fondi europei è stato infatti dapprima approvato dai competenti uffici interni e, poi, vagliato e ratificato dagli organi di controllo. Solo dopo questi passaggi dovuti, è stata intrapresa la effettiva fase di realizzazione.
Nella migliore delle ipotesi Battiato e Rais fanno confusione su tutta la linea. Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza.

Sin quasi dall’inizio della precedente legislatura, nel tentativo di ridurre la spesa e far quadrare i conti, le finanziarie successive e i bilanci regionali hanno decurtato i capitoli del Turismo, in percentuali via via crescenti, tra il 10%, il 25% e il 35% a seconda dei casi e dei vari capitoli. Il problema della carenza di fondi regionali non è quindi un problema nuovo, come sanno bene tutte le associazioni concertistiche, musicali e teatrali, destinatarie per legge degli interventi annuali di sostegno, che si sono visti progressivamente diminuire i budget di sostegno e che il sottoscritto ha incontrato, in più occasioni, ascoltandone le legittime richieste.

Da qui la necessità, per l’amministrazione precedente, di avvalersi in prevalenza dei fondi comunitari, ed in particolare della linea di intervento riguardante le azioni volte ad incrementare l’attrattività territoriale dell’offerta turistica, mediante la realizzazione di eventi di natura culturale, folklorica e sportiva, poi stoppata nel 2012 dalla rideterminazione dei tetti di spesa, dovuta all’applicazione rigida del patto di Stabilità da parte del governo Monti (in controtendenza, tra l’altro, a quanto previsto per il raggiungimento dei tetti di spesa, assegnati dall’Unione Europea). Una scelta, quella dei fondi comunitari, che ha contribuito ad incrementare notevolmente i flussi turistici nonostante l’incalzante crisi economica, come documentato dai dati dell’OTR, di Bankitalia, dell’Instat, del ministero del Turismo e dell’ONT, per il 2011. Si accuserebbe, quindi, la mia gestione assessoriale e l’intera amministrazione del Turismo, di aver speso quei fondi europei che, in caso contrario, sarebbero stati disimpegnati.

In merito poi alla asserita totale mancanza di fondi, si ricorda che con delibera n. 123 del 2 maggio 2012 la Giunta regionale dell’epoca aveva deliberato un incremento finanziario di oltre 23 milioni di euro a favore del Turismo e che successivamente, nel giugno 2012, fu richiesta una rimodulazione del PO FESR 2007-2013 di 16 milioni, per un totale di 39 milioni di euro. Somme che dovrebbero essere tuttora nella disponibilità effettiva o potenziale del Dipartimento del Turismo per impegni pregressi e progetti futuri. Così come sono rimasti pressoché intatti i fondi ad personam, concernenti viaggi e missioni assessoriali per il 2012.
Ritengo poi, di fronte a tale disarmante ed intollerabile superficialità, di avere il diritto di rivendicare almeno le principali attività svolte in questi due anni di gestione dell’Assessorato al Turismo in Sicilia.

Un bilancio che vede la creazione di ben 26 distretti turistici (11 tematici e 15 territoriali), strumento di programmazione economica sul territorio e di sinergia pubblico-privato; il decreto di riconoscimento di ben 1/3 dei comuni dell’isola come località a vocazione turistica con priorità di accesso ai finanziamenti europei; la possibilità di modificare senza spese l’attività agrituristica in turistico-rurale, onde agevolare l’economia e le imprese del settore; la liberalizzazione dell’accesso alla professione di guide turistiche nel territorio regionale con concorso in itinere, nonostante le accanite resistenze conservatrici del comparto; l’istituzione e il riordino degli albi di maestri di sci e guide subacquee dopo anni di attesa; l’acquisizione dell’archivio Rai-Sicilia attraverso un accordo di programma, con tutti i documenti audiovisivi riversati e digitalizzati su apposito sito web “siciliainonda.rai.it”; l’avviata procedura di costituzione di un circuito di distribuzione teatrale dei teatri intermedi regionali (TIRSI), senza costi aggiuntivi per il bilancio regionale, a cui hanno già aderito ben 55 strutture teatrali, disposte ad attivarsi in tutta l’isola onde ospitare messe in scena di drammaturgia contemporanea, spettacoli di danza e concerti di musica sperimentale, di ricerca etno-folk e jazz; il sostegno alla scuola del cinema e l’emanazione dei bandi per la formazione di filmaker per documentari storici e docufiction; l’intervento avviato per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione delle sale cinematografiche, ecc.

E si sono anche assunte decisioni chiare ed inequivocabili in merito a richieste improponibili come il pagamento alla Rai, senza adeguate fatture e documentazione probante, di milioni di euro per l’ultima tranche della fiction Agrodolce o il diniego nei confronti di manifestazioni dai costi esorbitanti quali i campionati mondiali di nuoto a vasca corta, da tenersi a Catania, nonostante le feroci polemiche sportivo-territoriali. Azioni, a suo tempo, commentate positivamente da tutta la stampa locale e nazionale.
Sulla asserzione ridicola, poi, di non aver fatto abbastanza in merito all’ambito sportivo, vorremmo ricordare, solo per il 2011, gli Internazionali femminili di tennis; il Sicilia Open Golf o il Concorso Ippico Internazionale itinerante Jumping Tour, in collaborazione con la Fise; per non parlare del Piano Regionale per l’impiantistica sportiva con un budget di oltre 51 milioni di euro, che ha visto esaminare centinaia di proposte pervenute, e stilare una apposita graduatoria di interventi.

Traguardi tutti raggiunti, in questo biennio, anche grazie alla professionalità e alla competenza dell’ex Direttore Generale dott. Marco Salerno.
Riguardo, infine, alle prospettate sinergie con altri assessorati, che sarebbero la “novità” di cui ha parlato Battiato, vorrei solo ricordare che si tratta di una linea intrapresa fin dall’inizio della mia gestione. In collaborazione con il Dipartimento per l’Agricoltura, si è organizzata Fiera Ambelia e la promozione dei prodotti caseari del Sud-Est presso la media e grande distribuzione alimentare dell’isola. Con i Beni Culturali è stato siglato un Protocollo d’Intesa, da me promosso e cofirmato insieme all’ex assessore al ramo Missineo, di cui beneficerà l’attuale amministrazione. Beni Culturali con i quali si sono realizzate inoltre manifestazioni importanti e significative quali il ritorno della Venere di Morgantina (con appoggio finanziario), o come L’Islam in Sicilia, rassegna multimediale con annesse attività di convegnistica tenutasi alla Cuba e al castello di Maredolce di Palermo, o la mostra ArteDonna, esposizione della migliore pittura femminile siciliana dal 1850 al 1950, svoltasi presso il Real Albergo dei Poveri con la partecipazione di oltre 16.000 visitatori.

Spiace ed indigna dover constatare, di fronte a tutto questo, come da parte della nuova dirigenza finisca col prevalere una logica di autodifesa preventiva, di negazione dell’azione svolta in precedenza e di vergognose maldicenze generiche. E confesso pubblicamente di essermi illuso su Battiato. Sono stato tra quelli che avevano espresso soddisfazione, anche pubblicamente e a mezzo stampa, per la scelta del Presidente Crocetta. Ne faccio ammenda. Mi ero sbagliato. Non avrei mai pensato che un uomo di cultura come lui si lasciasse andare ad affermazioni di tale disarmante e degradante superficialità, dando credito a falsità grossolane, dietro ipotizzabili input di consiglieri infidi ed interessati.

Le dichiarazioni da lui rese non fanno onore alle sue letture, ai suoi autori preferiti e, soprattutto alla sua vita e alla sua storia. A quello che noi credevamo che fosse. L’ennesima occasione mancata per la Sicilia..

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