Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

IPAB MESSINA: IN PREFETTURA LA PROBLEMATICA

Il Capo di Gabinetto dr. Romano, ha presieduto questa mattina in Prefettura un incontro con la rappresentanza sindacale CISL-FP, per la quale erano presenti il segretario generale Calogero Emanuele ed il segretario provinciale Provvidenza Ruggeri, ed una rappresentanza di lavoratori delle IPAB operanti sul territorio cittadino. Gli intervenuti hanno rappresentato come, nonostante l'attività prestata e la regolare erogazione dei trasferimenti Regionali, i lavoratori vantino parecchi mesi di retribuzioni non percepite; esistono inoltre, diverse IPAB non attive ma con spazi ed immobili a disposizione. La Prefettura si è resa disponibile a veicolare verso la Presidenza della Regione e l'ARS, un documento, che sarà elaborato dalla CISL-FP, con proposte concrete di razionalizzazione del settore per un migliore utilizzo di personale e di risorse immobili e finanziarie

Messina, 21 febbraio 2013 – “Sinergia tra sindaci, Prefettura, Regione, parti sociali per affidare alle Ipab della provincia di Messina un ruolo propositivo e costruttivo che dia un futuro e una speranza ai lavoratori e alla collettività”. A chiederlo, questa mattina in Prefettura, è stata la Cisl Funzione Pubblica con il segretario generale Calogero Emanuele e la segretaria provinciale Enza Ruggeri. L’occasione è stata l’incontro presieduto dal dott. Romano che ha visto anche la partecipazione di una rappresentanza dei lavoratori delle varie Ipab per consentire al sindacato di esporre in maniera esplicita tutte le questioni, partendo dal monitoraggio che la Cisl ha presento nel 2010 e trasmesso a tutti gli Organi competenti. Un incontro nato dalla necessità di approfondire la problematica degli Istituti di Beneficenza della Provincia di Messina e per chiedere alla Prefettura di attenzionare il fenomeno. “Infatti – spiegano Emanuele e Ruggeri -, malgrado i tanti solleciti, incontri, le diffide, i dossier, l'Assessorato Regionale alla Famiglia e le Amministrazioni Locali, non hanno ancora assunto le decisioni di competenza. La conseguenza grave – sottolineano i rappresentanti della Cisl Fp – è che vi sono lavoratori che lamentano da 5 a 36 retribuzioni non percepite. E non registriamo alcuna volontà di normalizzare i pagamenti”.
La Cisl Fp ha evidenziato come molte Ipab, nonostante i Consigli d’Amministrazione siano regolarmente costituiti e siano proprietari d’immobili, non erogano alcun servizio mentre altre che erogano servizi sono costrette ad avere locali in affitto.

“Non può bastare il disegno di legge per un riordino complessivo che in questi giorni è stato presentato – affermano Emanuele e Ruggeri - è necessario che i sindaci di riferimento, la Prefettura e il Presidente Crocetta, decidano cosa fare. Ricordiamo, ancora una volta, che si tratta di strutture che potrebbero essere accreditate come Residenze Sanitarie Assistite, che potrebbero svolgere servizi di natura socio-assistenziali, che potrebbero fornire servizi per le comunità locali e per conto della Pubblica Amministrazione, utilizzando per fini istituzionali i locali come scuole provinciali, uffici pubblici e altro”.

La Cisl Funzione Pubblica ha chiesto che l’Assessorato regionale alla Famiglia, tramite la Prefettura, monitori, controlli “e, se del caso, eserciti il potere sostitutivo su tutte le Ipab del territorio messinese facendo uno screening chiarificatore tra quelle attive, quelle dormienti e quelle morienti”.

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