Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

IPAB MESSINA: IN PREFETTURA LA PROBLEMATICA

Il Capo di Gabinetto dr. Romano, ha presieduto questa mattina in Prefettura un incontro con la rappresentanza sindacale CISL-FP, per la quale erano presenti il segretario generale Calogero Emanuele ed il segretario provinciale Provvidenza Ruggeri, ed una rappresentanza di lavoratori delle IPAB operanti sul territorio cittadino. Gli intervenuti hanno rappresentato come, nonostante l'attività prestata e la regolare erogazione dei trasferimenti Regionali, i lavoratori vantino parecchi mesi di retribuzioni non percepite; esistono inoltre, diverse IPAB non attive ma con spazi ed immobili a disposizione. La Prefettura si è resa disponibile a veicolare verso la Presidenza della Regione e l'ARS, un documento, che sarà elaborato dalla CISL-FP, con proposte concrete di razionalizzazione del settore per un migliore utilizzo di personale e di risorse immobili e finanziarie

Messina, 21 febbraio 2013 – “Sinergia tra sindaci, Prefettura, Regione, parti sociali per affidare alle Ipab della provincia di Messina un ruolo propositivo e costruttivo che dia un futuro e una speranza ai lavoratori e alla collettività”. A chiederlo, questa mattina in Prefettura, è stata la Cisl Funzione Pubblica con il segretario generale Calogero Emanuele e la segretaria provinciale Enza Ruggeri. L’occasione è stata l’incontro presieduto dal dott. Romano che ha visto anche la partecipazione di una rappresentanza dei lavoratori delle varie Ipab per consentire al sindacato di esporre in maniera esplicita tutte le questioni, partendo dal monitoraggio che la Cisl ha presento nel 2010 e trasmesso a tutti gli Organi competenti. Un incontro nato dalla necessità di approfondire la problematica degli Istituti di Beneficenza della Provincia di Messina e per chiedere alla Prefettura di attenzionare il fenomeno. “Infatti – spiegano Emanuele e Ruggeri -, malgrado i tanti solleciti, incontri, le diffide, i dossier, l'Assessorato Regionale alla Famiglia e le Amministrazioni Locali, non hanno ancora assunto le decisioni di competenza. La conseguenza grave – sottolineano i rappresentanti della Cisl Fp – è che vi sono lavoratori che lamentano da 5 a 36 retribuzioni non percepite. E non registriamo alcuna volontà di normalizzare i pagamenti”.
La Cisl Fp ha evidenziato come molte Ipab, nonostante i Consigli d’Amministrazione siano regolarmente costituiti e siano proprietari d’immobili, non erogano alcun servizio mentre altre che erogano servizi sono costrette ad avere locali in affitto.

“Non può bastare il disegno di legge per un riordino complessivo che in questi giorni è stato presentato – affermano Emanuele e Ruggeri - è necessario che i sindaci di riferimento, la Prefettura e il Presidente Crocetta, decidano cosa fare. Ricordiamo, ancora una volta, che si tratta di strutture che potrebbero essere accreditate come Residenze Sanitarie Assistite, che potrebbero svolgere servizi di natura socio-assistenziali, che potrebbero fornire servizi per le comunità locali e per conto della Pubblica Amministrazione, utilizzando per fini istituzionali i locali come scuole provinciali, uffici pubblici e altro”.

La Cisl Funzione Pubblica ha chiesto che l’Assessorato regionale alla Famiglia, tramite la Prefettura, monitori, controlli “e, se del caso, eserciti il potere sostitutivo su tutte le Ipab del territorio messinese facendo uno screening chiarificatore tra quelle attive, quelle dormienti e quelle morienti”.

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