Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

NUBIFRAGIO CATANIA: PRECISAZIONI DELLA PROTEZIONE CIVILE

Catania, nota di precisazione del Dipartimento
Catania, 22 febbraio 2013 - Il Centro Funzionale Centrale del Dipartimento della Protezione civile (che sostituisce quello della Regione Siciliana, inadempiente dal 2004; la normativa, infatti, prevede che ogni Regione abbia un proprio Centro Funzionale autonomo) nella giornata di ieri ha emesso un bollettino di criticità ordinaria (non tragga in inganno l’aggettivo “ordinaria” poiché il linguaggio tecnico è stato definito da e per gli esperti del settore) per le zone della Sicilia orientale.

È bene ricordare che con criticità ordinaria ci si possono attendere temporali, rovesci di pioggia, grandinate, colpi di vento e trombe d’aria, con possibilità di allagamento dei locali interrati, interruzioni puntuali e provvisorie della viabilità a valle dei fenomeni di scorrimento superficiale (sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/scenari_criticit_idrogeol.wp, è possibile trovare il dettaglio).
Il bollettino di criticità, come avviene ogni giorno, anche ieri è stato inviato alla Protezione civile della Regione Siciliana cui spetta la comunicazione al territorio coinvolto.

Si coglie l’occasione per chiedere all’amministrazione comunale di Catania se la città sia dotata di un piano aggiornato, e magari esercitato, di protezione civile, unico strumento che possa garantire la sicurezza dei cittadini, e se tale piano preveda l’attivazione dei presidi territoriali fondamentali in caso di eventi come quello che si è verificato oggi; la Sicilia, infatti, è l’unica Regione a non avere ancora risposto alla richiesta del Dipartimento di conoscere quanti e quali comuni sono provvisti di un piano di emergenza.

Prima di rifugiarsi nel ricorrente scaricabarile sarebbe utile che chi è autorità di protezione civile conoscesse il sistema e mettesse a regime quello che il sistema stesso prevede.

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