Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

LUMIA, DA FIRENZE MONITO SU PRIORITA’ LOTTA ALLE MAFIE

Roma, 16 marzo 2013 – “Oggi più che mai la lotta alle mafie deve diventare una priorità della politica e del Paese per liberare l’Italia dalla piaga mafiosa, per promuovere i diritti dei cittadini, la legalità e lo sviluppo. E’ questo il monito che arriva da Firenze”. Lo dice il senatore Giuseppe Lumia in occasione della ‘XVIII Giornata della memoria e dell’impegno in memoria delle vittime delle mafie’, organizzata da Libera e Avviso Pubblico.
“Stiamo vivendo – aggiunge – un passaggio cruciale nella vita della nostra democrazia. In un momento di forte crisi delle istituzioni la lotta alla mafia può diventare una risorsa straordinaria per dare credibilità alla politica”.
“Ecco perché – conclude Lumia – è necessario intervenire su più fronti, migliorando la normativa antimafia, dando più risorse e mezzi alla magistratura e alle forze dell’ordine per reprimere il fenomeno mafioso e promuovendo legalità e sviluppo attraverso una più efficace gestione dei beni confiscati”.

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