Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

MIS: DAMIANI E SCIASCIA PIETRE MILIARI NELLA LOTTA ALLA MAFIA, MA LA GIUSTIZIA QUOTIDIANA URLA NEL DESERTO

Dichiarazione del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia sulla scomparsa di Damiano Damiani, regista de “Il giorno della civetta”, film tratto dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia. “Il Giorno della Civetta” rappresenta una transazione culturale destinata a farsi lotta universale contro la mafia. L’insuccesso della Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia: questo Paese esprime prepotentemente la necessità di giustizia quotidiana, quella che ogni giorno ci affligge con la sua lentezza

Catania, 08/03/2013 – La scomparsa del regista Damiano Damiani, morto ieri 7 marzo, ci riporta al suo capolavoro “Il giorno della civetta”, film tratto dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, che Damiani diresse nel 1968, girandolo tra Partinico e Palermo, con un cast eccezionale, tra cui Franco Nero e Claudia Cardinale, premiati con il David di Donatello.

“Il Giorno della Civetta” non rappresenta solo un’opera letteraria ed un film di notevole levatura ma una transazione culturale destinata ad irrompere nella cultura del Paese, per farsi lotta universale contro la mafia e costume.
L’omertà, ne ‘Il Giorno della Civetta’, è ancora l’espressione più ‘eloquente’ dell’agire mafioso: sono ancora da venire le stragi di Falcone e Borsellino, gli attentati terroristici della mafia e le trattative Stato-mafia.
Oggi la lotta alla mafia può dirsi acquisita nella coscienza collettiva, seppure mai bastevole, seppure mai tale da ammettere o consigliare cedimenti.

Eppure una ‘spiegazione’ vorremmo dare all’insuccesso della Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia, del quale condividiamo l’intento di lottare la mafia senza discontinuità, ma pensiamo pure che questo Paese esprima prepotentemente la necessità di affiancare all’azione della magistratura e della giustizia antimafia un sistema giudiziario altrettanto efficiente nell’amministrazione quotidiana della giustizia, quella che ogni giorno ci affligge con la sua lentezza, con l’incertezza della pena e dell’azione.

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