“Otto mesi senza stipendio. Oggi hanno deciso di dire basta e si sono incatenati davanti Palazzo Zanca”
Messina, 28/03/2013 - Così il 31 gennaio 2013 intitolavano la sfilza di articoli delle diverse testate giornalistiche locali che, da quel giorno, costantemente si sarebbero occupate, al fianco dei
lavoratori e del Movimento spontaneo dei dipendenti, delle diverse problematiche del settore dei servizi esternalizzati dal Comune nell’ambito sociale.
Da quel famoso 31 gennaio, che ha visto finalmente gli operatori sociali combattere insieme per il proprio diritto al lavoro, al di là delle appartenenze sindacali, sono passati 56 lunghissimi giorni, contraddistinti da un incessante “tam tam” di notizie presunte e linee amministrative discutibili, per arrivare finalmente alla giornata odierna, con la notizia di bandi con trattativa privata che oscilleranno, secondo i servizi, da 1 mese a 3 mesi, e soprattutto l’accettazione da parte del Commissario Croce di tutti gli spunti promossi da noi lavoratori da quel lontano 31 gennaio.
Il “movimento spontaneo lavoratori”, trionfalismi a parte, vuole con la presente sottolineare la propria speranza, che quanto oggi definito dal Commissario Croce, non si trasformi solo in “un prolungamento dell’agonia dei dipendenti dei servizi sociali per ulteriori 3 mesi”, ma diventi un vero punto di partenza per ipotizzare un virtuoso percorso innovativo e di cambiamento nella gestione dei servizi pubblici, che possa consentire ad operatori sociali ed all’utenza, di non dover nuovamente, tra qualche settimana, essere costretti a protestare per diritti e servizi sanciti dalla Costituzione del nostro Paese.
I rappresentanti del Movimento
Franco Bertuccelli
Mario Buzzai
Tutta la solidarita' ai lavoratori ed alle loro famiglie.
RispondiEliminaLe decisioni a corte termine possono risovere l'emergenza, ma non e' umano ed efficiente mantenere in continua precarieta i lavoratori.
Bisogna che il commissario abbia una strategia per il lungo termine.
Questo non deve significare la stabilizazione di tutti i lavoratori, ma rendere il sistema efficiente e impiegare solo le risorse necessarie.