1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

CERRETI A CROCETTA: “MESSINA MERITA DIGNITÀ E RISPETTO”

Al Presidente della Regione Siciliana, on. Rosario Crocetta
Messina, 19/04/2013 - Ill. mo Presidente, la presente è seguito della missiva che già il 2 febbraio 2013, avevo inviato alla Sua attenzione, in merito alle serie difficoltà che il tessuto sociale e lavorativo messinese vive.

Molte sono state le parole spese da Lei e dai suoi collaboratori messinesi nel periodo elettorale Nazionale, circa risoluzioni ed attenzioni per vertenze occupazionali e lavorative importanti quali quelle della Triscele, Sicilia Limoni, Aicon, Servizi Sociali, Fiera, ect..
“Un città in piena agonia che per l’ennesima volta e già come nel momento elettorale regionale, anche per le Nazionali, ha deciso di fidarsi del Governatore della “Rivoluzione Siciliana”, consentendole con la lista il Megafono, di essere tra i più votati dai messinesi”.

Sciaguratamente sono passati ulteriori 2 mesi, senza che l’affetto messinese venisse ricambiato in alcun modo, senza risposte e ciò che è più grave, le più importanti vertenze sociali messinesi sono state avvolte da un silenzio amministrativo regionale assordante ed ingiustificato!

Perdonerà lo sfogo, ma stamane durante il corso della conferenza dei capigruppo alla Provincia Regionale di Messina, ho avuto modo di ascoltare le rimostranze degli ex dipendenti dell’Aicon, importante marchio della nautica di lusso caduto in disgrazia, abbandonati dalle Istituzioni ed in un grave stato di disagio personale, che mi hanno costretto all’amara constatazione di un ulteriore realtà produttiva messinese fallita anche grazie alla mancanza di politiche per lo sviluppo economico del nostro territorio adeguate ed consistenti.

La grande dignità dei tanti disoccupati messinesi che, ancora oggi, continuano a rappresentare il proprio disagio “democraticamente e pacificamente” nonostante la confisca per alcuni della casa da parte di banche e creditori e la tragedia per chi effettivamente non ha il danaro per portare il pane alle proprie famiglie, non la deve assolutamente trarla in inganno, rispetto ad una “esasperazione e depressione sociale senza precedenti” e che mi auguro possa non sfocare in atti estremi, che lascino rimorsi a chi attualmente si dovrebbe meglio adoprare nella gestione della Cosa Pubblica e nell’interesse della popolazione della mia Città.


Per tali motivazioni, Le preannunzio la volontà di proporre al Consiglio Provinciale, Istituzione che il Suo Governo ha ritenuto inutile e quindi da sopprimere, di convocarsi per un’ultima ed importante volta, alla presenza di tutti i lavoratori disoccupati vittime delle arcinote vertenze del settore imprenditoriale messinese e di tutte le sigle sindacali, in Piazza Indipendenza a Palermo di fronte alla Sua “dorata sede Governativa”, così da farle definitivamente comprendere che Messina non è la città di “sanguisuga e lacchè” alla ricerca di sottogoverni e prebende politiche, ma piuttosto un capoluogo di Provincia per la stramaggioranza composto da “Famiglie Dignitose ed Orgogliose” in cerca solo ed esclusivamente dell’opportunità di poter crescere i propri figli in quella amata Messina, che oggi le consente il lusso e l’onere di essere Presidente della Regione Siciliana!

Un rappresentante del popolo
Roberto Cerreti

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