Petrolio a 57,49 dollari a barile, Marsiglia: "Il nemico peggiore americano non è solo la Cina, ma l'Italia e l'Europa

QUOTAZIONI PETROLIO A 57 DOLLARI. AZIENDE ENERGETICHE USA IN AFFANNO SU COSTI DI ESTRAZIONE Roma, 9 Aprile 2025 -  Le quotazioni del petrolio  WTI  aprono la mattinata attestandosi in prima contrattazione a  57,49 dollari a barile  nelle prime ore in discesa come da giorni sui mercati internazionali. Anche il greggio di riferimento  BRENT  tocca quota  61,28 dollari a barile . "In America diverse oil companies con prezzi così bassi non riescono a mantenere un  Break-even  (punto di pareggio) sull'operatività aziendale, considerando che si viaggia in un range tra  48 e 62 dollari a barile . In questo momento i  dazi  stanno penalizzando molto più gli stessi Stati Uniti d'America che l'Europa. Sicuramente come dichiarato dal  Presidente Donald Trump  la partita si gioca su  quanta energia l'Europa acquisterà dagli USA " queste le parole del Presidente di FederPetroli Italia -  Michele Marsiglia . Continua...

DEBITO PUBBLICO: S. ALFANO: “CON SERIA LOTTA A EVASIONE, MAFIE, CORRUZIONE E RICICLAGGIO IL PAESE PUO’ PAGARE GLI INTERESSI PASSIVI”

ROMA, 5 APR. 2013 - “Basterebbe guardare i numeri e avere buon senso, per uscire dalla crisi: ad esempio per pagare gli interessi passivi del debito pubblico, che nel 2015 arriveranno a 100 miliardi, basterebbe combattere l’evasione fiscale, la mafia, la corruzione e il riciclaggio.
L’evasione fiscale incide nel nostro Paese per 120 miliardi di euro, il fatturato delle mafie ammonta a 140 miliardi, la corruzione incide per 60 miliardi. Considerando che si tratta di stime al ribasso, sappiamo che combattendo in maniera concreta questi fenomeni si arriverebbe a ‘risparmiare’ una somma pari a circa 320-350 miliardi di euro l’anno. E non abbiamo i dati reali relativi al riciclaggio. Ecco come si potrebbe far respirare il Paese. C’è da chiedersi, però, se la politica italiana sia pronta a fare questi passi. Non sembrerebbe, dato che si è pensato di avvantaggiare gli evasori e i sistemi criminali con quella abominevole mossa dello scudo fiscale. Si continua a parlare di altro mentre il Paese reale sprofonda”.


Lo ha detto Sonia Alfano, presidente della Commissione CRIM (sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro) del Parlamento Europeo, intervenuta questa mattina alla trasmissione di Rai Tre ‘Agorà’, condotta dal giornalista Gerardo Greco.

“I partiti - aggiunge l’eurodeputata - devono imparare ad agire con la massima trasparenza e i rimborsi elettorali devono essere drasticamente tagliati. Bisogna offrire spazi e servizi a tutti coloro che vogliono fare politica piuttosto che importi spaventosi e non rendicontati che hanno reso i partiti macchine d’affari. Si discute soltanto di legge elettorale e di conflitto d’interessi, che sono due temi fondamentali ma non sono le uniche urgenze. Mentre il Paese sfiora il baratro, il Commissario Rehn, che ha riconosciuto nella scarsa competitività delle nostre imprese e nelle difficili condizioni di finanziamento alle stesse e alle famiglie le cause principali del dissesto e del mancato sviluppo, pressa da settimane, giustamente - sottolinea Sonia Alfano - affinché l’Italia vari il decreto sul pagamento dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese. Siamo già in notevole ritardo”.

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