Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

DEBITO PUBBLICO: S. ALFANO: “CON SERIA LOTTA A EVASIONE, MAFIE, CORRUZIONE E RICICLAGGIO IL PAESE PUO’ PAGARE GLI INTERESSI PASSIVI”

ROMA, 5 APR. 2013 - “Basterebbe guardare i numeri e avere buon senso, per uscire dalla crisi: ad esempio per pagare gli interessi passivi del debito pubblico, che nel 2015 arriveranno a 100 miliardi, basterebbe combattere l’evasione fiscale, la mafia, la corruzione e il riciclaggio.
L’evasione fiscale incide nel nostro Paese per 120 miliardi di euro, il fatturato delle mafie ammonta a 140 miliardi, la corruzione incide per 60 miliardi. Considerando che si tratta di stime al ribasso, sappiamo che combattendo in maniera concreta questi fenomeni si arriverebbe a ‘risparmiare’ una somma pari a circa 320-350 miliardi di euro l’anno. E non abbiamo i dati reali relativi al riciclaggio. Ecco come si potrebbe far respirare il Paese. C’è da chiedersi, però, se la politica italiana sia pronta a fare questi passi. Non sembrerebbe, dato che si è pensato di avvantaggiare gli evasori e i sistemi criminali con quella abominevole mossa dello scudo fiscale. Si continua a parlare di altro mentre il Paese reale sprofonda”.


Lo ha detto Sonia Alfano, presidente della Commissione CRIM (sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro) del Parlamento Europeo, intervenuta questa mattina alla trasmissione di Rai Tre ‘Agorà’, condotta dal giornalista Gerardo Greco.

“I partiti - aggiunge l’eurodeputata - devono imparare ad agire con la massima trasparenza e i rimborsi elettorali devono essere drasticamente tagliati. Bisogna offrire spazi e servizi a tutti coloro che vogliono fare politica piuttosto che importi spaventosi e non rendicontati che hanno reso i partiti macchine d’affari. Si discute soltanto di legge elettorale e di conflitto d’interessi, che sono due temi fondamentali ma non sono le uniche urgenze. Mentre il Paese sfiora il baratro, il Commissario Rehn, che ha riconosciuto nella scarsa competitività delle nostre imprese e nelle difficili condizioni di finanziamento alle stesse e alle famiglie le cause principali del dissesto e del mancato sviluppo, pressa da settimane, giustamente - sottolinea Sonia Alfano - affinché l’Italia vari il decreto sul pagamento dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese. Siamo già in notevole ritardo”.

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