
01/04/2013 -
“Battiato non si tocca!”. Si chiama così la petizione promossa da Andrea Toniolo, creata on line con l’obiettivo di raccogliere firme”per il reintegro di Franco Battiato come assessore al turismo” della Regione Siciliana, dopo la decisione del presidente Crocetta di esautorarlo per ‘turpiloquio’ istituzionale.
Sono già migliaia le firme raccolte e centinaia i commenti lasciati dagli estimatori del cantautore di Milo, Franco Battiato, al quale vengono ‘rimproverate’ le affermazioni fatte al Parlamento europeo su quel ‘
pugno di troie’ che rappresenterebbero l’Italia in Parlamento.
“Condivido parola per parola il pensiero espresso da Battiato. Mi meraviglia molto che il Presidente Crocetta abbia adottato un provvedimento così pesante”, scrive in un commento Renzo Manchisi.
“Le "troie" non sono riferimento a donne, ma a persone false, ipocrite e vendute siano esse donne o uomini... il significato è stato sicuramente ben capito da tutti i benpensanti, ma ha fatto comodo attaccare una persona onesta e di riferimento in un momento e in un paese (la Sicilia) dove la novità di gestione del potere sta portando risultati eclatanti che fanno paura ai soliti noti..”, è il parere di Ennio Nini.
“Vorrei ci rendessimo conto che ciò che viviamo nella nostra quotidianità sarà domani storia. Per questo vorrei che ognuno di noi dia un contributo per la difesa non solo istituzionale ma anche morale di quello che è non solo un grande artista ma anche uomo. Non giustifico né condivido le parole ma non credo meriti di essere sollevato dalla sua carica, quando in questo paese c'è chi fa di peggio non solo con le parole ma anche con i fatti. Diamo la possibilità di lasciare in questo momento di difficoltà, il ricordo di un uomo che comunque è stato difeso in un momento di difficoltà. Errare humanum est”, scrive con argomentazioni interessanti e sagge Daniela Guercio.
Il fatto è che il presidente Rosario Crocetta ha scelto Battiato da ‘poeta’, quale egli è. E, nella lezione di Giuseppe Pitrè, Cristo avrebbe soffiato l’unzione in viso al poeta esortandolo: “Va’, ora sei poeta e potrai dire in faccia al mondo e agli uomini le cose, senza dover patire ricatti e ritorsioni da parte dei potenti”.
Un poeta è cosa rara. Ha ragione Daniela Guercio.
E… raro humanum est!
*** M.M.
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Firmare la petizione
condivido...ma, la raccolta firme?
RispondiEliminaBattiato, personalità sublimata ed epurata da volgarità, come dimostra la sua arte, si è concesso in politica e in un luogo istituzionale utilizzando un epiteto volgare. La sua espressione, caricata comunque da interpretazioni di cultura di massa, rappresenta a mio parere la figura dello sdegno o meglio della rabbia nei confronti del degrado di un luogo, il Parlamento, che ci rappresenta.
RispondiEliminaLa parola “troia” non è l’equivalente di puttana, ed io stessa da donna non la intendo un’offesa esclusivamente al femminile, si tratta di una metafora più ampia, rimanda alla grassa femmina del maiale che sguazza a proprio agio nel pastone di cibo, merda e fango. E’ parola che da noi in Sicilia sfugge per esprimere la condizione di chi perde il proprio sé nel lerciume. E’ risaputo che l’innocente e buon maiale, con particolare riferimento anche alla scrofa, è tradizionalmente simbolo ambivalente, da Oriente ad Occidente, di fertilità e ricchezza da un lato e voracità, ingordigia e lussuria dall’altro.
Questo incidente o meglio fenomeno della comunicazione si inserisce in un contesto comunicativo politico, che da sempre si è presentato particolare con una sua letteratura variegata di gesti e parole, più o meno drammatici, discutibili, pesanti, divertenti, banali etc.
Crocetta, da politico doc, liquida Battiato immediatamente per evitare polemiche e disagio; Battiato da puro antipolitico, lascia un palco troppo angusto per lui che è comunque una grande persona.
Battiato, personalità sublimata ed epurata da volgarità, come dimostra la sua arte, si è concesso in politica e in un luogo istituzionale utilizzando un epiteto volgare. La sua espressione, caricata comunque da interpretazioni di cultura di massa, rappresenta a mio parere la figura dello sdegno o meglio della rabbia nei confronti del degrado di un luogo, il Parlamento, che ci rappresenta.
La parola “troia” non è l’equivalente di puttana, ed io stessa da donna non la intendo un’offesa esclusivamente al femminile, si tratta di una metafora più ampia, rimanda alla grassa femmina del maiale che sguazza a proprio agio nel pastone di cibo, merda e fango. E’ parola che da noi in Sicilia sfugge per esprimere la condizione di chi perde il proprio sé nel lerciume. E’ risaputo che l’innocente e buon maiale, con particolare riferimento anche alla scrofa, è tradizionalmente simbolo ambivalente, da Oriente ad Occidente, di fertilità e ricchezza da un lato e voracità, ingordigia e lussuria dall’altro.
Questo incidente o meglio fenomeno della comunicazione si inserisce in un contesto comunicativo politico, che da sempre si è presentato particolare con una sua letteratura variegata di gesti e parole, più o meno drammatici, discutibili, pesanti, divertenti, banali etc.
Crocetta, da politico doc, liquida Battiato immediatamente per evitare polemiche e disagio; Battiato da puro antipolitico, lascia un palco troppo angusto per lui che è comunque una grande persona.