Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

CANONI DEMANIALI PER I LITORALI E SETTORE PETROLIFERO. NINO GERMANÀ: “GLI AUMENTI UN DANNO ENORME PER LA SICILIA”

Palermo, 22/05/2013 - “Il turismo balneare dell’Isola rischia di subire un gravissimo colpo a causa di un aumento, addirittura del seicento per cento, dei canoni annuali per la concessione dei beni demaniali marittimi” lo denuncia il deputato Pdl, Nino Germanà, sottolineando che l’applicazione di questo “castigo immeritato per la fruizione dei nostri litorali arrecherà un danno difficilmente recuperabile, specialmente in rapporto al beneficio commerciale portato dai turisti
che si vedrebbero, a loro volta, aumentati a dismisura i costi per godere della nostra stagione balneare”.

“Per colpa di questo aumento che non colpisce soltanto i gestori di parti di spiaggia, anche le previsioni nel settore industriale e, in particolare, in quello petrolifero non sono ottimistiche, poiché in Sicilia non vi sarebbero più le condizioni per investire in questo comparto” conclude Germanà il quale, per chiedere la revoca del decreto che sancisce l’aumento, presenta una interrogazione all’Ars.
Nell’atto ispettivo, fra l’altro, Germanà chiede anche lumi su eventuali differenziazioni fra vecchi e nuovi contratti “chi ha una concessione demaniale da anni o da decenni – domanda – si vedrà dunque moltiplicato il canone per sei volte?”

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