Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

NIBALI IMMENSO CAMPIONE DEPURATO DALLE ERRE MOSCE DI PETULANTI COMMENTATORI

Se le Tre Cime di Lavaredo fossero state quattro le avrebbe 'nuotate' come solo uno “Squalo dello Stretto” sa fare, mentre commentatori autoreferenziali hanno negato al telespettatore l'enfasi del gesto atletico e dell'impresa. Nibali visto in questo Giro d'Italia riporta il ciclismo italiano a personaggi gloriosi e indimenticati. Sarebbe il caso di depurare la petulanza dei commentatori per riportare la cronaca sportiva agli onori della... cronaca

Messina, 26/05/2013 - Grande, infinito Vincenzo Nibali, trionfatore del Giro d'Italia 2013, molto più che vincitore. Un'impresa commentata in modo insapore da... commentatori petulanti, che non hanno saputo raccontare ieri (ma non solo) l'alto valore sportivo ed etico che l'impresa del campione siciliano ha espresso. Un grande messinese ha scalato da vero campione le Tre Cime di Lavaredo bianche di neve, imprimendo sul candido manto la scia rosa della sua incontenibile determinazione a lasciare un segno di grandezza nella storia del ciclismo e dello sport.

Nibali ha scelto l’impresa e la leggenda per vincere il 96.mo Giro d’Italia, nel silenzio ‘fragoroso’ delle sue ruote ruggenti d'amore per lo sport e della purezza del gesto atletico. Un’impresa da raccontare in piedi e col cappello in mano, un’impresa da trasmettere in bianco e nero. Da raccontare a chi vorrebbe ascoltare ancora esaltanti storie di ciclismo e di sport, da consegnare ai nipoti.

Se le Tre Cime di Lavaredo fossero state quattro, Vincenzo Nibali le avrebbe 'nuotate' ugualmente, come solo uno “Squalo dello Stretto” sa fare, incurante della pendenza e della neve che gli sferzava il viso ma che si scioglieva col caldo del suo rovente cuore siciliano di atleta, mentre commentatori autoreferenziali, interessati a fare sfoggio di particolari, gossip, brioches, date di nascita e di compleanno, hanno negato al telespettatore l'enfasi del gesto atletico e dell'impresa.

Nibali visto ieri e in questo giro riporta il ciclismo italiano ad anni e personaggi gloriosi e indimenticati. E sarebbe il caso di depurare la petulanza dei commentatori dalle erre mosce numerosamente associati, per riportare la cronaca sportiva agli onori della... cronaca. La cronaca che eleva lo spirito e, quando può, alla prima occasione fa sognare!

m.m.

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